Progetto Giobbe per meglio gestire il dolore
Il dolore fisico è una delle principali “malattie” che si incontrano quotidianamente nelle RSA (case di riposo per anziani); oltre il 25% dei loro residenti soffre di dolore persistente che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, potrebbe essere alleviato. Proprio per affrontare questo problema, la Direzione Generale dell’ASL di Bergamo ha promosso il “Progetto Giobbe – RSA senza dolore”, col finanziamento della Fondazione Comunità Bergamasca, coinvolgendo le varie casa di riposo della nostra provincia, e fra queste anche la Fondazione Honegger con i nuclei Alzheimer, la Casa Albergo e la Struttura Protetta. L’obiettivo principale del progetto è appunto quello di ridurre il dolore somatico negli anziani e, in particolare, nelle persone più fragili, come le persone affette da demenza, che non sono più in grado di comunicare verbalmente e lo manifestano con comportamenti che potrebbero essere fraintesi: agitazione, aggressività, tristezza, ansia, insonnia, inappetenza, disinibizione, cammino senza sosta… Alterazioni comportamentali che comunemente vengono controllate con sedativi e psicofarmaci, ma che, se causati da dolore, devono essere curate con una terapia antidolorifica. Poiché la cura del dolore in questa tipologia di pazienti richiede un’intensa collaborazione fra tutte le figure professionali che compongono l’equipe, nel febbraio scorso, un gruppo di operatori (medici, infermieri, fisioterapisti, operatori socio-sanitari e socio-assistenziali) delle strutture della Fondazione Honegger hanno seguito il corso di formazione organizzato dalla Direzione Generale dell’ASL, affinchè acquisissero una metodologia che diventasse una pratica strutturata e permanente. Successivamente gli operatori formati hanno riproposto il corso a tutto il personale della Fondazione, perché fossero sensibilizzati e formati su questo tema. Per meglio individuare lo stato di sofferenza dei residenti, sono state adottate diverse scale di valutazione del dolore, a seconda della compromissione cognitiva della persona, compilate periodicamente con la collaborazione di tutto il personale. Ogni mese i dati raccolti vengono trasmessi all’ASL e i primi risultati emersi sono confortanti: infatti, la percentuale delle persone trattate con antidolorifici corrisponde a quella attesa.
L’attuazione di questo progetto può essere un altro piccolo passo verso il miglioramento della qualità di vita dei residenti della Fondazione Honegger, con una maggior soddisfazione degli operatori nella cura delle persone loro affidate e la serenità dei parenti che affidano i loro famigliari alla struttura.
T.P.






