Come lo scorso anno, nonostante l’emergenza sanitaria. Sempre solidarietà, nonostante l’epidemia da Covid-19. Continua con fervida generosità l’attività del circolo ACLI “Giorgio La Pira” di Albino. E tutto grazie all’intraprendenza di Luigi Rivellini, 76 anni, socio aclista di vecchia data, uno dei più generosi volontari del sodalizio, sempre attivo e dinamico, che durante le festività natalizie, nel solco delle disposizioni governative anti-contagio, ha deciso di impegnarsi nella complicata e complessa (mai come in questa situazione) raccolta di offerte e generi alimentari da destinare poi ai quattro conventi bergamaschi dove operano le suore di clausura: Sorelle Clarisse del monastero di via Lunga, a Bergamo-Boccaleone; suore domenicane del monastero del SS Rosario, ad Azzano San Paolo; suore di clausura del Terz’Ordine Regolare Francescano del monastero “Maria Immacolata”, a Zogno; suore benedettine di clausura del monastero di San Benedetto, in via San Alessandro, a Bergamo.
Un’iniziativa di vecchia data, che anche quest’anno, nonostante la precarietà della situazione sanitaria, è stata portata in porto con successo. Dapprima, sistemando fuori dalla sede Acli, sul sagrato della chiesa parrocchiale, e in altri punti strategici di Albino, gli ormai “famosi” (perché molto riconoscibili) “cartelloni” che informano la gente sulle modalità di organizzazione dell’iniziativa; e poi, sistemando, sotto il rinnovato porticato della chiesa, una cassetta delle offerte, anche qui con ben in vista le informazioni utili per la raccolta.
“Sono molto contento, perché avevo paura di non riuscirci – spiega Luigi Rivellini – Ma alla fine la gente mi ha dato ancora fiducia, ha creduto nell’iniziativa, e ha donato con generosità. Non solo generi alimentari (pasta, riso, biscotti, scatolame, cibo in scatola non deteriorabili), ma anche offerte, con le quali ho comperato quei generi con i quali sono riuscito poi a confezionare “pacchi solidali” completi di tutti gli alimenti, necessari per una dignitosa donazione. Certo, non siamo ai livelli degli scorsi anni, quando si riusciva a confezionare quasi 40/50 pacchi; ma comunque nei gironi scorsi abbiamo confezionato una quarantina di pacchi, così ogni convento potrà riceverne 12/13”.
Chi volesse mettersi in contatto con le Acli, per conoscere le iniziative di solidarietà in atto o quelle in cantiere (come la raccolta di generi alimentari per Pasqua, sempre per le suore di clausura), può telefonare a Luigi Rivellini (329.6461475).
Tiziano Piazza







