Riaperto il santuario di Altino e inaugurato il nuovo “Parco dei faggi”
La paura di fallire la “prima”, cioè il canonico giorno di prima apertura del santuario, era nell’aria: la giornata di Pasqua è stata una freddissima appendice invernale, con pioggia, nebbia e basse temperature. Nessuno immaginava, invece, che il Lunedì dell’Angelo fosse così bello, con una giornata limpida, solare, tale da invogliare alla classica scampagnata fra i prati (anche se ancora bagnati). Invece, tutto si è dipanato secondo copione. E il Lunedì di Pasquetta ha fatto da scenario alla tradizionale gita fuori porta, con tanti fedeli che sono saliti in cima al Monte Altino per la riapertura del santuario mariano (la chiusura è avvenuta l’8 dicembre, durante la festa della Madonna Immacolata).
Una tradizione rispettata ancora una volta. Quindi,…tutti al Monte di Altino (840 metri di altezza), con in testa la comunità parrocchiale di Vall’Alta, unitamente a molti altri fedeli di Albino e della Val Seriana, che non hanno voluto mancare all’evento.
La dimostrazione di ciò è stato il “tutto esaurito” al parcheggio antistante il santuario, con auto che hanno occupato tutti gli stalli anche lungo la strada per Vall’Alta. Ma non erano pochi coloro che sono saliti a piedi: chi dal Colle Gallo, attraverso la strada comunale di Altinello, superando il pianoro dei Prati Moletti; chi soprattutto dal Colle Sfanino, alla periferia di Vall’Alta, in direzione di Cene. Proprio da questo colle, si stacca una comoda strada asfaltata che punta diritta al santuario: e da qui è salito il “grosso” dei fedeli, anticipato al mattino da un corteo di fedeli che, partito dalla chiesa parrocchiale di Vall’Alta alle 8.30, ha raggiunto la vetta del colle alle 10.30, per la prima Messa della stagione. Poi, al termine della Messa, il parroco don Daniele Belotti si è portato i margine del sagrato della chiesa; e qui, in posizione dominante, con il seguito dei fedeli che avevano partecipato alla Messa, ha inaugurato il nuovo “Parco del santuario del Monte Altino”, che ha visto la messa a dimora di una dozzina di faggi, di 6 metri d’altezza, nello spazio che si allarga ai piedi del santuario di Altino.
Si tratta del risultato del progetto solidal-naturalistico “Sussurri di vento fra le foglie di faggio”, realizzato dalla Parrocchia di Vall’Alta, in collaborazione con il Comune di Albino e i volontari “Amici del Santuario di Altino”, su sostegno di Kendoo.it, la piattaforma de L’Eco di Bergamo che sostiene progetti solidali legati al territorio bergamasco.
In verità, pochi coloro che hanno stazionato per il tradizionale pic-nic, colpa del vento frizzante e delle temperature non certo primaverili, ma alcuni coraggiosi si sono dati appuntamento sulle panchine per un panino e una bibita, scaldati comunque dal sole.
Con la riapertura del santuario, è ripartita anche l’iniziativa della “Giornata Mariana”, l’iniziativa di animazione religiosa che punta ad allietare con il canto di liturgia le Messe domenicali in programma durante l’anno al santuario. Mediamente sono una trentina le corali che durante l’anno si alternano a lato dell’altare per rallegrare con il loro canto le Messe. E anche quest’anno la parrocchia di S.Maria Assunta e San Giacomo ha lanciato l’invito, per ora accolto già da una dozzina di corali. L’appuntamento è per le Messe del mattino (alle 10.30) e del pomeriggio (alle 16). Le corali, tutte della Diocesi di Bergamo, hanno il compito di accompagnare le celebrazioni eucaristiche, cantando i migliori brani del loro repertorio, intendendo la Messa al santuario come il momento più importante della loro stagione concertistica.
Sara Nicoli






