Riapre il 29 marzo il santuario del Colle Gallo
Riapre il santuario della Madonna dei Ciclisti, a Gaverina. E riapre anzitempo, ben prima della tradizionale “riapertura”, prevista, come è tradizione, a Pasquetta, il Lunedì dell’Angelo, che quest’anno cade il 21 aprile. E forse proprio per questa Pasqua così “alta”, verso la fine di aprile, la parrocchia di San Vittore di Gaverina ha deciso di anticipare la riapertura del santuario della Madonna della Neve al Passo del Colle Gallo, più conosciuto come santuario della Madonna dei Ciclisti.
Le porte del santuario mariano riapriranno domenica 6 aprile, nel pomeriggio: alle 16.30, la recita del Santo Rosario, e alle 17, la S.Messa, la “prima della stagione”, presieduta dal parroco don Giuseppe Bellini.
Ma attenti, già dal precedente weekend, cioè sabato 29 e domenica 30 marzo, sarà in funzione il rinnovato chiosco-ristoro, punto d’incontro di migliaia di ciclisti, e l’annesso Museo del Ciclista. Il chiosco-ristoro ha ormai riaperto i battenti, come pure il “Museo dei Ricordi del Ciclismo” e la cancelleria, arricchita di oggetti-ricordo e souvenir del santuario.
Per la tanto attesa riapertura, il sagrato è stato ripulito, per il rinfresco e l’abbeverata dei ciclisti al capolinea della difficile salita del Colle Gallo.
Quindi, tutti in bicicletta, a piedi, in automobile, per festeggiare la riapertura del santuario, che si trova al Passo del Colle Gallo, un crocevia intervallivo particolarmente caro agli amanti delle due ruote. Quassù, infatti, a 763 metri d’altezza, c’è il “traguardo” religioso dei pedalatori bergamaschi, il mitico Colle Gallo appunto, che ormai da anni è diventato il “Ghisallo bergamasco”, la meta preferita di tutti i ciclisti “made in Bergamo”, da quando nel 1990 è stato ristrutturato e ampliato dal compianto mons. Aldo Nicoli, diventando il “Santuario della Madonna dei Ciclisti”.
Proprio per loro, che già a frotte, in questi caldi giorni di primavera, stanno salendo al Colle Gallo, la parrocchia di San Vittore di Gaverina ha messo in calendario la “Messa di riapertura” del santuario mariano, che rappresenta un momento di incontro e di festa, un’occasione per fare la classica scampagnata, un fresco pic-nic sui dolci pianori che si allargano davanti al santuario.
Ti.Pi.






