La passione prima di tutto. E così, sostenuto da una forte spinta popolare che lo ha richiamato nell’agone politico-amministrativo dopo dieci anni di pausa, Riccardo Cagnoni, già sindaco di Vertova dal 2004 al 2014, si è rituffato in campagna elettore, convincendo alcuni componenti delle sue passate amministrazioni a ripresentarsi, ma soprattutto inserendo nella squadra alcuni giovani, motivati e disposti a mettersi in gioco. Ebbene, alla fine, ha avuto ragione, andando a vincere allo sprint, sul filo di lana, le elezioni comunali, con la sua lista “Per Vertova”. Ha vinto per una manciata di voti, ma ha vinto, lasciando sbigottiti i rappresentanti della lista “Vertova Rinascimento”, che ricandidava il sindaco uscente Orlando Gualdi. Mentre più indietro, nelle retrovie, ha chiuso la sua corsa la lista “SìAmo Vertova”, che candidava Mimmo Pezzoli.
“È stata una campagna elettorale tirata fino all’ultimo, ma alla fine ce l’abbiamo fatta – sottolinea Riccardo Cagnoni, 60 anni, dottore commercialista con studio a Leffe – Doverosi i ringraziamenti. In primis, un ringraziamento a mia moglie Silvia e ai miei figli Davide ed Irene che all’inizio erano contrari al mio ritorno in campo Ma, alla fine, hanno compreso la mia passione e la forza che mi spingeva a voler ancora dare il mio contributo per il paese, peraltro, condividendo il mio progetto sui giovani. E mi sono stati vicino. L’altro forte ringraziamento è indirizzato ai miei compagni di lista, che hanno creduto in me e, ora, proseguiranno con me in questo quinquennio di amministrazione. Soprattutto ai giovani presenti in lista, magari poco conosciuti, ma fortemente motivati e animati da spirito di servizio. Abbiamo vinto anche grazie a loro, i giovani, che diventano la priorità per noi, in quanto rappresentanti della futura classe dirigente. Quindi, un enorme grazie a tutti i vertovesi e semontesi che, dopo una pausa di 10 anni, mi hanno nuovamente accordato la loro fiducia per amministrarli”.
“Come ho ripetutamente sottolineato in campagna elettorale – aggiunge Riccardo Cagnoni – il nostro progetto parte dai giovani e terminerà con i giovani. Io mi porrò da traghettatore per i giovani che sono nella mia lista e, insieme agli altri componenti “non più giovani”, in questo quinquennio trasferiremo a loro la nostra passione, la nostra esperienza e le nostre competenze, affinché al termine del mandato amministrativo siano in grado di camminare da soli e si potranno caricare dell’onere di amministrare. Da subito, quindi, apriremo le Commissioni Comunali alla partecipazione dei giovani, anche dei giovani delle altre liste, ai quali faccio appello di entrare a far parte di questo progetto, perché non ci sono giovani miei e giovani di altre liste, ma solo giovani di Vertova e di Semonte. E’ un progetto che abbiamo ripetutamente sostenuto lungo tutta la campagna elettorale e che ora vogliamo attuare. Con tutti questi giovani faremo un “percorso accompagnato”; e, al termine del mandato, ci metteremo da parte, consegnando a loro Vertova per il futuro”.
Delusa la compagine del candidato Orlando Gualdi, che non si capacità della sconfitta, arrivata con un distacco minimo. “Qualche defezione nel nostro gruppo ha influito sulla sconfitta – affermano elementi dell’entourage – E anche la discesa in campo di una terza lista ha limitato il consenso. Ciò non toglie che saremo in consiglio comunale ben attivi, cercando di far proseguire il lavoro iniziato nel precedente mandato”.
Soddisfatto, Mimmo Pezzoli, candidato di “SìAmo Vertova”: “Siamo arrivati per ultimi, ma abbiamo spuntato un ottimo 20% di preferenze, che la dice lunga anche sulla volontà di cambiamento che si è percepito in paese. Serve una visione nuova dell’agire amministrativo, dove al centro c’è il benessere della comunità: decoro urbano, cura dell’ambiente, ristrutturazione degli edifici storici, nuove politiche abitative, attenzione agli anziani e ai soggetti disabili, più servizi alla persona, crescita della proposta culturale e turistica”.
T.P.