Come da diversi anni a questa parte, l’associazione culturale Diaforà, in dialogo con il territorio, la scuola, l’università, le politiche sociali e le arti, promuove il convento “La Ripa” come sede di seminari, conferenze, laboratori, in grado di accogliere lo studio e di promuovere la ricerca. Si tratta di “Pensare dalla Ripa”, un ciclo di incontri sui temi di attualità, alla presenza di personalità del mondo accademico e politico. Lo scorso anno aveva in programma quattro incontri su “La verità del falso”, ma dopo il primo incontro, a febbraio 2020 con il politico Enrico Letta, non è stato più possibile proseguire, a causa dell’avanzare della pandemia da Covid-19. Da registrare che tra le vittime c’è stato anche il vicepresidente, Fabrizio Persico, l’anima dell’associazione. Ma ora Diaforà riparte laddove era rimasta, riprendendo il tema “La verità del falso”, cioè il rapporto tra verità e post-verità, profondendo tutta la fatica e la forza di una ripresa, peraltro aggiungendo un quinto incontro.
Il filo che unisce gli appuntamenti riguarda il rapporto con la verità, oggi, nel tempo della confusione tra ciò che chiamiamo “reale” e ciò che è la vita virtuale, nella velocità del web che sopravanza ogni sensata verifica. Un periodo di crisi delle consuete categorie di Politica ed Economia, ripiegate in orizzonti sempre più corti, in ostaggio di fake-news capaci di manipolare sondaggi e finanche elezioni, distratte rispetto ai bisogni delle categorie più fragili. E il mondo giovanile è la cartina tornasole della mutazione.
Diaforà, legata alle cooperative sociali La Fenice e Chimera, di cui è il braccio culturale, ha già mandato agli archivi due incontri, quelli con il filosofo Carlo Sini e con lo psicologo Matteo Lancini. E si appresta a promuovere altri tre incontri. Il primo è in programma il 29 marzo con l’economista Carlo Cottarelli, che parlerà di “Una visione per la società e l’economia italiana del post-pandemia”. Senza tralasciare battute sul suo nuovo libro, uscito in libreria lo scorso 4 marzo, “All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica”, dove sottolinea che “sulla base dell’uguaglianza delle possibilità va innestato un maggiore premio al merito individuale: invece in Italia prevale un’eguaglianza redistributiva che limita gli incentivi a crescere e che rischia di premiare l’inerzia”.
Martino Introna, responsabile scientifico del laboratorio di Terapia cellulare dell’Ospedale Papa Giovanni, sarà invece il protagonista dell’incontro del 12 aprile, che ha per titolo “Come si divulga l’incertezza della scienza?”: in pratica, si discuterà sulla possibilità di verificare davvero le notizie che arrivano sui mass-media, tra la confusione che si sta generando tra realtà e mondo virtuale. Un incontro dedicato all’inquinamento nella comunicazione scientifica, che quest’anno è stato particolarmente evidente. Spesso, infatti, l’eccessiva velocità delle informazioni ha creato un brusio indecifrabile, una chiacchiera non verificabile, che ha finito più che altro a distrarre, ad impedire la verifica dell’attendibilità.
In chiusura del ciclo “La verità del falso” è previsto il ritorno di Enrico Letta, anche se la data è ancora da definire. La speranza è che si possa fare un incontro in presenza, usciti dalla fase più dura della seconda ondata pandemica.
Le conferenze di Diaforà sono visibili in diretta su Youtube nel canale “Diaforà Centro Studi” e sulle pagine social Facebook e Instagram dell’associazione, oltre che sul sito web di Diaforà (in aggiornamento).
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