Rossella Ratto è bronzo ai mondiali di ciclismo
Grande, grandissima Rossella Ratto. La Val Seriana applaude la giovane ciclista di Colzate, ormai “accasata” in Media Valle (lei che è nativa di Moncalieri, nel Torinese), che ha conquistato la medaglia di bronzo ai mondiali di ciclismo di Firenze. La diciannovenne di Colzate, che corre per la squadra norvegese Hitec Products, si è inchinata solamente all’insuperabile olandese e super favorita Marianne Vos, al suo terzo mondiale, e alla svedese Emma Johansson.
Si tratta del più grande successo conquistato fin qui nella sua carriera, così già ricca di allori continentali e tricolori. La Ratto, infatti, ha già in bacheca allori di grande spessore: il titolo europeo Juniores in linea e a cronometro nel 2011 e il secondo posto ai Mondiali Juniores del 2010. Senza dimenticare i titoli italiani messi già in archivio.
Peraltro, la sua medaglia di bronzo è la prima medaglia azzurra ai mondiali di ciclismo di Firenze, il primo acuto della squadra italiana nel Mondiale di casa. Uno stupendo bronzo per Rosella, che sa tanto di oro. Una medaglia di fatica e sudore, una medaglia tutta bergamasca, visti i tanti sostenitori che si sono allungati sulle strade del percorso iridato, per applaudire la giovane ciclista di Colzate. Fra questi alcuni “aficionados” del Colle Gallo (qui, si erge il santuario dedicato alla Madonna dei Ciclisti, appunto al Passo del Colle Gallo, fra Gaverina e la Valle del Lujo), che conoscono bene la sempre sorridente e riservata Rossella, soprattutto quando partecipa alla S.Messa domenicale delle 17, un appuntamento che la vede sempre presente, a parte quando è impegnata in stage, raduni o manifestazioni ciclistiche.
Vent’anni ancora da compiere, come già detto, Rossella Ratto si è inchinata soltanto nel finale a Marianne Vos, olandese, un mito del ciclismo femminile con le sue innumerevoli vittorie, tra cui, con questo, il terzo oro iridato nelle prove in linea. Fra la super-woman olandese e il tandem italo-svedese che si è disputato lo sprint soltanto 15 secondi. Proprio allo sprint, la Ratto si è dovuta piegare alla maggiore potenza della Johansson, ma alla fine è apparsa felicissima: “Sono davvero raggiante, devo ringraziare la Nazionale che mi è stata vicino, ma anche i miei familiari e soprattutto la mia mamma (il direttore sportivo Monica Lo Verso), che mi è stata vicino negli allenamenti. Ho fatto un ottimo risultato, la Vos almeno per ora è inarrivabile. Ero anche andata in fuga, ma la Brand (la sua compagna nell’azione, ndr) non tirava per cui neppure io ho dato tutto. Il punto difficile del percorso è stato l’ultimo chilometro della salita di Fiesole che abbiamo sempre preso forte cercando di acquisire una posizione buona per la discesa”.
Nata a Moncalieri, bergamasca di adozione (abita a Colzate, appunto), Rossella Ratto ha vinto un bronzo che vale come un oro: “Ci tenevo a fare bene perché c’erano, ovviamente, tanti tifosi italiani (soprattutto bergamaschi, ndr) qui, e correre un Mondiale in un contesto da favola come Firenze non accade tutti i giorni: salire sul podio è un sogno realizzato”.
Tiziano Piazza






