Un grave lutto ha colpito la comunità di Albino e, più in generale, della Val Seriana. Ricoverato da alcuni giorni in ospedale, lunedì 24 gennaio si è spento, ad 89 anni, Arnaldo Minelli, giornalista attento, appassionato, curioso, per anni corrispondente da Albino di diverse testate locali, dal quindicinale Araberara alle emittenti televisive Antenna2 e MyValley. Guarda caso, è morto nel giorno in cui cade la ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti: quasi un segno del destino.
Residente a Desenzano al Serio, nelle vicinanze del santuario della Madonna della Gamba, ha lavorato per anni, fino all’età della pensione, come dipendente pubblico: in un primo tempo presso il Comune di Albino, poi come segretario all’ex-“Ragioneria” di Albino, l’attuale Istituto Superiore “Oscar Romero”, quando la scuola superiore aveva sede nei locali dell’oratorio “Giovanni XXIII”.
Già prima della pensione, ma soprattutto dopo, è emersa con forza la sua passione per il giornalismo. Quello locale, in particolare, iniziando così a collaborare con diverse testate, come Araberara e Antenna2 (per oltre vent’anni), seguendo la zona di Albino e della Media Val Seriana; e poi MyValley.
Il suo raccontare è sempre stato improntato al garbo, alla misura e all’imparzialità; il suo stile era inconfondibile, come pure la sua voce, stentorea, dal forte timbro; famosa la sua frase con la quale chiudeva i servizi: “Da Albino è tutto, linea allo studio”. Cordiale, disponibile, sempre in movimento con il giornale sottobraccio, su e giù per Albino, dal Municipio a via Mazzini, amava chiacchierare con la gente che incontrava per strada: si informava, dando voce a tutti, senza censure. Oltre alla vita amministrativa, che seguiva nei consigli comunali e nelle stanze degli assessorati, era attento anche al mondo dell’associazionismo e della scuola. Non gli scappava nulla, sempre sul pezzo, a raccontare la “sua” Albino in tutte le sue sfaccettature.
Arnaldo Minelli lascia la moglie Marisa, i figli Marco con Paola e Andrea, Paolo con Laurence e Claire.
Condoglianze dalla redazione di Paese Mio.









