Sempre “In Progress: si studia la Valle del Lujo
Le piogge, i nubifragi, le bombe d’acqua di luglio e agosto hanno evidenziato la fragilità e la precarietà del reticolo idrico minore, colpito a varie riprese e a diverse ondate, con conseguenze sul loro “stato di salute”. In particolare, la Valle del Lujo è stata pesantemente colpita dal nubifragio che si abbattuto nella notte fra il 30 e il 31 agosto. Le vallette laterali si sono ingrossate d’acqua scendendo nel fondovalle con forza inattesa. Il torrente Lujo, poi, recettore delle stesse, anch’esso ingrossato è esondato in più punti, fuori controllo, innescando una lunga scia di danni alle case di molte famiglie.
Molti si sono chiesti quali potessero essere le cause di una simile devastazione. Infatti, non bisogna pensare che la colpa sia soltanto di Giove Pluvio e della sua inaspettata cattiveria atmosferica. Il dito va puntato sulla mancanza di cura del territorio, sulla scarsa, se non addirittura nulla, manutenzione del reticolo idrico minore. Gli alvei dei fiumi e dei torrenti non vengono più dragati; non si asporta più il materiale di vario genere che si deposita nel letto di fiumi e torrenti; non si raccolgono più rami e ronchi dalle rive; e le stesse sponde non vengono più curate e pulite periodicamente, come invece si faceva fino a qualche decennio fa.
Punto. Basta polemiche. Ma via ad una nuova stagione di attenzione verso il territorio. Quello che è successo a luglio e soprattutto ad agosto non deve più succedere. Basta poco, del resto, per vincere questa sfida. Tutti devono farsi carico della tutela e della pulizia del territorio in cui vivono, quindi ecco la soluzione. Semplice, disarmante, quasi ovvia.
Ma, in attesa che parta questo nuovo corso di sensibilità ambientale, già qualcuno si muove. E’ l’associazione “Monte Misma”, sezione di studio ambientale della Polisportiva Albinese, da qualche anno impegnata in Bergamasca nella valorizzazione del patrimonio naturale, in particolare idrico. I suoi volontari hanno programmato una serie di “uscite” sul territorio un monitoraggio dell’ambiente naturale della Valle del Lujo, in particolare il torrente Lujo, le vallette laterali, la sentieristica minore e i corsi d’acqua montani. Oltre ai volontari albinesi, anche alcuni studenti universitari del Dipartimento di Biologia dell’Università di Milano, chiamati dall’associazione “Monte Misma” per uno stage naturalistico (già il terzo in quattro anni, ndr), che si configura come un tirocinio “sul campo” di lezioni teoriche fatte nel dipartimento universitario.
“Un’occasione da non perdere – spiega Alberto Tironi, responsabile tecnico dell’associazione, che ha coordinato questa opportunità di interscambio scientifico – E’ già da anni che ci stiamo impegnando in azioni di indagine scientifica della valle, in particolare nel suo aspetto idrico, tanto è ricca di ruscelli e ruscelletti che scendono dai fianchi delle montagne. A maggior ragione, in questo autunno andremo a monitorare i danni provocati dal passaggio delle onde limacciose del torrente Lujo e dei suoi affluenti, e andremo a verificare il loro “Stato di salute”, ipotizzando alcune soluzioni tecniche di contenimento del deflusso idrico. Pertanto, produrremo una mappatura del reticolo minore, per avere una base sulla quale poi definire una carta naturalistica, con le zone a rischio”.
La prima “uscita” è in programma sabato 27 settembre, con ritrovo alle 7, al Passo del Colle Gallo. Da qui, una discesa lungo i sentieri di Casale, Dossello e Abbazia. Altre escursioni sono state fissate nel mese di ottobre e novembre.
G.C.






