Passione per lo sport e sensibilità ambientale, un binomio sempre più stretto in questi anni, con gli italiani che hanno riscoperto il piacere di una passeggiata a piedi o in bici, fuori dalla routine. Si chiama escursionismo outdoor: voglia di stare all’aperto, di godere di momenti di relax, in città come in montagna. Il tutto è salutare, ma anche di moda. E il boom è la bicicletta elettrica, la cosiddetta e-bike, ormai diventata un vero e proprio fenomeno di costume, che consente anche a chi non è tanto allenato di cimentarsi in una pedalata fuori porta, anche un po’ lunga. E gli appassionati aumentano ad ogni stagione. Non solo in città, ma soprattutto nelle nostre valli, terre di elezione di grandi ciclisti, dove appunto le due ruote la fanno da padrona. Certo, si è pedalato tutta estate, ma con quanto caldo! Ora, a settembre, ecco il periodo migliore per avventurarsi sui nostri sentieri delle Orobie o sulle strade delle nostre vallette e frazioni (quanti, in questo periodo, sulla strada della Valle del Lujo, verso il santuario del Colle Gallo, o da Cene e Vall’Alta verso il santuario di Altino o lungo la ciclabile della Valle Seriana). Ma attenti, la sicurezza prima di tutto. Il giusto equilibrio tra passione e prudenza è necessario per evitare di incappare in situazioni di rischio incontrollabile. Quindi, valutare bene la destinazione dell’uscita in e-bike, non farsi condizionare dai soliti, e sono tanti, influencer sui social, che spesso considerano normali gite domenicali le salite più impegnative, che vogliono un passo da ciclisti allenati. Poi, valutare bene la pendenza e la qualità del sentiero che si vuole percorrere. E ricordarsi che la discesa è sempre più difficile, e pericolosa, della salita.
Un discorso particolare, poi, sul tipo di e-bike da scegliere, ricordando che è sempre una bicicletta. Certo, è una bicicletta che “aiuta” nella pedalata, ma senza sostituirsi ad essa. In altre parole, se non si pedala, la bicicletta si ferma. Infatti, il motore elettrico si attiva solo nel momento in cui “sente” la spinta della pedalata, che può essere diversa per ogni ciclista: in questo caso, un apposito sensore misura la forza impressa sui pedali, così è possibile modificare le impostazioni dell’e-bike per adeguarle al livello di ogni singolo e-biker.
Pronti, via. Ma attenti al codice della strada, sempre. E a dove si può transitare. L’articolo 50 del Codice della Strada (“Velocipedi”) equipara l’e-bike a pedalata assistita alla bicicletta muscolare; quindi, può essere guidata senza necessità di apposito patentino né dell’assicurazione, ma sono necessarie immatricolazione e targa.
Le e-bike possono circolare su piste ciclabili e vie ciclopedonali, ma non sui marciapiedi, dove è necessario scendere dalla sella. Se, infine, si vogliono portare dei bambini, l’e-bike può essere dotata di un seggiolino per il trasporto dei bambini fino a 8 anni di età o equipaggiate con un carrellino posteriore (dotato di luci) con un peso non superiore a 50 kg e un’altezza inferiore a 1,5 metri.









