Si chiama “Monteore”, ed è una delle attività più interessanti fra quelle proposte dall’Isis “Oscar Romero” di Albino agli studenti. Un’attività che, ad ogni anno scolastico, richiama risorse e sensibilità nuove, per rendere l’evento il più accattivante ed intrigante possibile. Si tratta di un cumulo di ore scolastiche (frutto della somma delle ore di assemblea mensile d’istituto che non utilizzano) che gli stessi studenti gestiscono autonomamente e liberamente, ovviamente con il sostegno e la collaborazione dei docenti più sensibili e disponibili, ideando e promuovendo progetti di varia natura, di grande presa formativa e spesso a carattere solidale. E qui sta il bello dell’attività. Infatti, il “Monteore” cambia ogni anno, a seconda della creatività e fantasia degli studenti, degli argomenti di attualità che più li stimolano e li coinvolgono, per l’occasione sostenuti a livello logistico e organizzativo da alcuni docenti più motivati.
L’attività ormai è matura e consolidata, a tal punto che, se fino ad alcuni anni fa veniva organizzata in una sola occasione durante l’anno scolastico, solitamente una “tre giorni” (accumulo di 18 ore), da alcuni anni viene proposta in due fasi: una “due giorni” il 20 e 21 marzo, con un’appendice il 12 aprile.
“Lo scorso anno è stato molto bello – spiega una ragazzina di una classe seconda dell’Istituto Tecnico Commerciale – Per essere la prima volta, mi è sembrato tutto strano, tante iniziative, gente che andava da una location all’altra, a sentire testimonianze di storici locali o scrittori, lezioni sui valori sportivi, sfilate di moda multietniche e balli irlandesi, murales, dimostrazioni di primo soccorso e interventi di prevenzione per evitare incidenti stradali, soprattutto per noi ragazzi che usiamo i motorini. Un ricco contenitore di iniziative ed eventi, che mi ha coinvolto molto. Così, quest’anno non sono stata alla finestra e, con alcuni compagni della mia classe, ho deciso di impegnarmi a livello organizzativo, dando il mio contributo in termini di proposte di eventi, di organizzazione del calendario delle iniziative, di controllo ai piani dell’istituto”.
E in effetti è questo l’obiettivo che sottende il “Monteore”: gli studenti si ritrovano a fare un’autogestione che dura tre giorni. E’ l’occasione per permettere loro di fare delle “lezioni alternative”, non convenzionali, sdoganate dalle lezioni frontali, ma coinvolgenti e intriganti: incontri con esperti in problematiche giovanili (psicologi, medici e sociologi); sfilata multietnica con costumi tipici dei Paesi da dove provengono alcuni studenti extracomunitari; proiezioni di film con un successivo dibattito; lezioni di ballo e di zumba; flash mob; teatro; atelier di creazioni artistiche; realizzazione di un murales al secondo piano dell’istituto; momenti di spettacolo con iniziative teatrali e musicali.
Non si pensi, però, che il “Monteore” sia una pausa didattica; anzi, meglio intenderlo un “laboratorio creativo” degli stessi adolescenti, che favorisce l’incontro, il confronto, lo scambio di idee e di esperienze. Interessante, quindi, la ricaduta sociale e solidale. Una redazione, poi, documenta il tutto attraverso filmati, fotografie e materiale scritto, per far passare agli archivi il “Monteore” edizione 2017, che sarà visibile tramite il sito della scuola nella sezione “Monteore 2017”.
Sara Nicoli








