Successo per la “rassegna canora” della terza età
La Sala Adobati dell’Oratorio di Nembro era stracolma di gente: veramente il pubblico delle grandi occasioni, per celebrare ancora una volta il successo della “Rassegna canora della terza età”, giunta quest’anno alla sua 22^ edizione, che vede coinvolte Rsa (alias, case di riposo) e Centri Diurni Integrati della provincia di Bergamo. Ricco il parterre dei partecipanti: Gazzaniga, Cene, Vertova, Leffe, Casnigo, Dalmine, Verdello, Spirano, Nembro, Albino, Clusone, Gromo, Alzano, Villa di Serio, Villa D’Almè, Brembate e Grumello. A sostegno, la collaborazione della SPI-CGIL, nell’ambito delle manifestazioni “Giochi di Liberetà”, iniziative rivolte agli anziani.
Un grande successo, dettato dallo spirito di animazione e di coinvolgimento prodotto dagli organizzatori, che hanno fatto trascorrere al pubblico un piacevole pomeriggio all’insegna dell’allegria, del divertimento, della voglia di stare insieme e dei ricordi piacevoli e nostalgici che le canzoni suscitano negli anziani. Tante, appunto, le canzoni proposte: Amici miei, Rosamunda, La bella Gigogin, La Cesarina, Il tango delle capinere, Gondola Veneziana, Cha cha cha della segretaria, Il valzer dell’organino, Chitarra romana, La vita è bella.
Un momento di festa speciale, a conclusione di un percorso che parte da lontano. Gli ospiti delle strutture, infatti, si sono preparati alla rassegna già dallo scorso mese di gennaio, imparando o semplicemente ripassando i canti già conosciuti, sul tema scelto per l’edizione 2015: le canzoni della tradizione popolare.
L’allegria di momenti come questo non ha prezzo, la solitudine e la malinconia non esistono più…, viene dato spazio solo alla voglia di stare insieme, divertirsi e stare bene.
L’avvio della giornata di festa è stato dato dagli animatori-presentatori, cioè Raffaele, Jessica e Walter; e sulle note di “Amici miei” l’atmosfera si è subito scaldata!
L’idea della “Rassegna canora” nacque dal cantastorie di San Pellegrino Tito Oprandi, artista vulcanico, fondatore del gruppo folcloristico “Me, lù e chel oter”, che proprio 22 anni fa lanciò l’idea di un pomeriggio di canti e canzoni popolari da dedicare ai residenti delle Case di Riposo e dei Centri Diurni Integrati. Da allora gli animatori delle Rsa e dei Centri Diurni, aiutati dai volontari, si ritrovano per condividere questo pomeriggio di festa e tutti gli anni propongono un tema diverso.
Sara Nicoli