Triplo “ingresso” a Colzate, Bondo e Vertova per il nuovo parroco, don Giuseppe Bellini, 57 anni, proveniente dalla parrocchia di Boltiere, dove ha svolto il suo ministero sacerdotale per 10 anni, dal 2015. Per lui tre distinti appuntamenti con le rispettive comunità e relative prese di possesso delle parrocchie. Al suo fianco il vicario interparrocchiale, don Mario Carrara, classe 1988, nato a Ponte San Pietro, ma originario della parrocchia di S.Maria Assunta di Locatello, in Valle Imagna, proveniente dalla parrocchia di Gorle, dove da tre anni svolgeva il servizio di curato dell’oratorio. Si è partiti a Colzate, il 20 settembre, con la comunità che ha accolto i due “don” sopra la rotonda di via Roma, e li ha accompagnati in corteo per via Roma e via Bonfanti, fino alla chiesa parrocchiale di San Maurizio, assieme al corpo bandistico; poi, il saluto del sindaco Gian Lorenzo Spinelli, sul sagrato, l’ingresso nella chiesa parrocchiale, per la presa di possesso della parrocchia; e la celebrazione della S.Messa in palestra, gremita per l’occasione. Calda l’accoglienza, con regali un po’ da tutti i gruppi che operano in ambito parrocchiale e sociale, dalla scuola materna e dai gruppi sportivi: pacchi, pacchetti, libri, quadri, un po’ di tutto. E una stupenda torta, a drappi, con raffigurato il patrono San Maurizio e la scritta “Colzate vi accoglie con gioia”. A seguire, il taglio della torta e il brindisi di rito. Molto partecipato e apprezzato il rinfresco. Come pure il pranzo, il giorno dopo, al Santuario di San Patrizio, con i vari gruppi parrocchiali e le autorità civili.
Il secondo “ingresso” di don Giuseppe e don Mario è stato a Vertova il 4 ottobre. Dapprima, il benvenuto e il saluto del sindaco Riccardo Cagnoni, nel cortile della scuola dell’infanzia “Mistri”. Questo, uno stralcio del suo discorso di benvenuto: “Le garantisco, Don Giuseppe, che l’accoglie una comunità viva, ricca di associazioni che costituiscono la spina dorsale di questa comunità, che proprio grazie alla sua innata operosità ed a questa vitalità e vivacità si è sempre distinta sul territorio, anche nell’aiuto agli altri. Già la scorsa settimana ha potuto testare con i propri occhi la folta presenza di volontari che hanno contornato il festeggiamento del centesimo anniversario della costituzione della San Vincenzo di Vertova. Cent’anni, con l’obbiettivo di essere d’aiuto ai più bisognosi, già le danno il termometro di quanto sia grande il cuore dei vertovesi. A questa associazione aggiungiamo il Gruppo Fratellanza, i Volontari dell’Oratorio, l’associazione dell’Hospice, le associazioni culturali, il folto gruppo della protezione civile, il gruppo alpini e le altre associazioni d’arma e le numerose associazioni sportive, che sono sempre disponibili a dare una mano sul territorio. Non nascondiamo di avere grandi aspettative nel suo operato. Un tema, in particolare, occupa un posto riservato nel nostro cuore, ed è pertanto costantemente nei nostri pensieri: la crescita dei nostri ragazzi.
Nelle nostre valli, gli Oratori hanno sempre svolto, in questo, una funzione fondamentale. Oggi, purtroppo, la figura del curato dell’oratorio, per evidenti ragioni numeriche, è venuta meno un pò ovunque. La denatalità, la necessità di integrare ragazzi di altri paesi, di altre culture, ed anche di altre religioni, le difficoltà che un mondo sempre più fondato sull’egocentrismo e l’egoismo prospetta ai giovani, rendono ancor più fondamentale che ci sia un punto di riferimento, un faro che illumini il loro percorso di crescita, spirituale ma soprattutto umana e solidale. Le assicuro, don Giuseppe, che l’Amministrazione di Vertova sarà sempre, ed incondizionatamente, al suo fianco nel perseguire quest’obbiettivo.
Ci sono poi altri temi, come quello dell’ex Cinema, della riqualificazione della casa delle Angeline, che siamo disponibili, se lo vorrà, ad affrontare insieme.
Ma di questi temi ci sarà modo di parlarne in futuro, oggi è un giorno di festa per il suo ingresso e siamo qui per condividere la sua gioia con tutta la comunità. Benvenuto don Giuseppe!”
A seguire, il saluto di un rappresentante del Consiglio Pastorale Parrocchiale a nome di tutta la comunità vertovese; e infine quello dei bambini della scuola dell’infanzia. Nel pomeriggio, in corteo, i due “don” sono saliti verso la chiesa parrocchiale per la Messa solenne, alle 18, con relativa cerimonia di presa di possesso della sede. Al termine, in casa parrocchiale, un momento di convivialità.
Il terzo ingresso di don Giuseppe e don Mario è stato il 12 ottobre, a Bondo di Colzate, in occasione della festa della Madonna del Rosario. Partendo dalla mulattiera che sale verso la chiesa, la piccola comunità parrocchiale di San Bernardino ha accolto i due nuovi sacerdoti, partecipando poi alla S.Messa, alle 15, seguita dalla processione con la statua della Madonna del Rosario. L’animazione ha visto protagonisti il coro “Amici di Bondo” e il corpo musicale “Antonio Coter”. Al termine, una bella festa di comunità, a base di caldarroste e nostrano rinfresco.
Don Giuseppe Bellini è nato a Sarnico nel 1968, ma è della parrocchia di Foresto Sparso. Ha 57 anni, e ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 31 maggio 1997. Subito, per dieci anni, dal 1997 al 2007, è stato vicario parrocchiale a Leffe. Poi, parroco a Gaverina Terme con Piano fino al 2015; quindi, parroco della parrocchia di San Giorgio di Boltiere.
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