Un articolo andato un po’ oltre: il diritto di replica e le scuse della redazione
Egregio Direttore,
La ringrazio per averci dato la possibilità di replicare a quanto il sindaco di Albino Luca Carrara ha dichiarato nella rubrica “4 chiacchiere con…” del numero di aprile di Paese Mio.
Innanzitutto vogliamo sottolineare la scorrettezza con cui il sindaco ha utilizzato uno spazio di Paese Mio che gli era stato riservato come primo cittadino e non come candidato sindaco (i due ruoli sono completamente diversi), violando così palesemente le norme della “par condicio”. Infatti in tale articolo-intervista il sindaco Luca Carrara, oltre ad argomentazioni inerenti al proprio mandato amministrativo, si abbandonava a proclami politici da campagna elettorale con feroci e gratuiti attacchi personali diretti ai sottoscritti, talvolta al limite della querela. Ma andiamo per gradi e partiamo dalle due affermazioni più gravi e assurde, ovvero che Rizzi e Terzi sarebbero i principali responsabili del degrado che lui Luca Carrara ha ereditato e che 15 anni di amministrazione leghista con Rizzi prima vicesindaco e poi sindaco avrebbero prodotto uno sfacelo amministrativo. Riteniamo davvero che queste siano considerazioni folli e prive di ogni fondamento, dettate dalla cattiva fede di chi non ha altre argomentazioni con cui sostenere il proprio operato amministrativo. Noi non vogliamo porci allo stesso livello del sindaco e sfruttare quindi questo spazio che ci è stato concesso per criticare i suoi 5 anni di amministrazione e fare la nostra propaganda elettorale. Ci penserete Voi cittadini di Albino a dare un giudizio, presto ne avrete l’occasione. Noi, rispettando la par condicio, ci limiteremo a difenderci denunciando le falsità che il sindaco Luca Carrara ha detto nell’articolo incriminato. E allora, valutate Voi Albinesi se questo è sfacelo amministrativo e degrado del territorio:
– Secondo mandato Cugini, 1999/2004: 16 milioni di Euro spesi in opere pubbliche e 2 milioni in manutenzioni del patrimonio comunale.
– Mandato Rizzi, 2004/2009: 14 milioni di Euro spesi in opere pubbliche e 2 milioni e mezzo in manutenzioni del patrimonio comunale. Più ancora 5 milioni di Euro stanziati come finanziamenti certi per altre opere.
E per opere pubbliche si intendono anche e soprattutto l’edilizia scolastica:
– 3 milioni e mezzo di Euro con il 2° mandato Cugini (Ristrutturazione e nuova mensa delle scuole elementari di Vall’Alta, nuove scuole materne di Albino capoluogo).
– 5 milioni di Euro con il mandato Rizzi (Completa ristrutturazione delle scuole elementari Bulandi di Albino, nuova palestra e nuova mensa delle scuole medie di Abbazia, nuova mensa delle scuole medie di Desenzano-Comenduno).
Abbiamo di proposito posto l’accento sulle scuole visto che il sindaco Luca Carrara e la sua compagine di centro-sinistra ci accusano sempre di essere insensibili di fronte al tema delle scuole, dell’istruzione e dell’educazione dei nostri figli. Ma questo è solo l’inizio, ci sono ancora una serie di altre opere e di altri interventi che pensiamo sia inutile ricordare a tutti, perché Voi Albinesi li conoscete e ne siete utilizzatori. Basti ricordare il meraviglioso Parco del Finibondo, l’Auditorium Comunale, opera questa prima sempre avversata da Luca e i suoi ed ora invece tanto decantata ed utilizzata. La Piazza di San Giuliano, il rifacimento di Via Milano e tutti gli asfalti per cui ogni anno con Rizzi si spendevano più di 200.000 Euro.
Quando le strade si tengono costantemente manutentate e si spendono dei bei soldi pare che nessuno se ne accorga perché tutto va bene. E ce ne sarebbero altri di interventi da ricordare, per arrivare alle cifre poco sopra elencate. Certamente vogliamo concludere questa breve sintesi ricordando che il nuovo pozzo/acquedotto di Vall’Alta è stato realizzato dall’amministrazione Rizzi, così come il restauro della Chiesa di san Bartolomeo e la piazza di Vall’Alta sono sempre opere finanziate e progettate nel mandato Rizzi e partite con questa amministrazione. Al termine del mandato amministrativo di Rizzi nel 2009, cari concittadini, avete avuto l’impressione che Albino riversasse in uno stato di degrado a cui la neo-amministrazione di Luca Carrara avrebbe dovuto metter mano? Siamo fiduciosi che il vostro giudizio sarà completamente diverso da quello espresso dal sindaco Carrara nella sua intervista.
Un altro punto su cui volevamo far chiarezza riguarda le gravi e false affermazioni del sindaco Carrara a proposito delle questione ex Monastero della Ripa. Ricordiamo una volta per tutte che gli ambienti della Ripa erano e sono di proprietà di alcuni privati e per questo motivo, contrariamente a quanto sostenuto dal sindaco Carrara, l’amministrazione Rizzi non ha gestito un bel niente della vendita di alcune strutture del’ex convento. Questo il sindaco Luca Carrara lo dovrebbe sapere bene visto che è il proprietario di un’ ala dell’ex convento dove attualmente risiede. Ancor più gravi sono le parole del sindaco quando dice che se si fossero seguiti i consigli di Fabio Terzi il convento sarebbe passato nelle mani di un impresario che avrebbe realizzato degli appartamenti privati. Niente di più falso perché gli ambienti dell’ex convento della Ripa che non siano le due chiese avevano già una destinazione residenziale, prova ne è che il sindaco abita un’intera ala della stessa struttura. Ma il fatto più grave è che questa amministrazione con il sindaco in testa abbia concesso a uno dei proprietari, ovvero la Cooperativa Sociale la Fenice, di realizzare un ostello della gioventù in un complesso dalle valenze storico-religiose così tanto decantate. Per di più abbuonando completamente alla cooperativa ben 253.000 Euro di Oneri di Urbanizzazione maturati a seguito del cambio di destinazione d’uso, da residenziale a ricettivo-alberghiero. E allora, dietro l’operazione Ripa, quali erano gli interessi in gioco? Quelli fantomatici che sostengono la candidatura di Terzi come ha dichiarato il sindaco Luca Carrara o quelli di qualcun altro?
Per chiudere volevamo porre l’attenzione su un’altra affermazione poco veritiera del sindaco relativamente al bilancio del comune. Quando Luca Carrara dice che oggi le finanze del comune sono più in ordine che in passato, non dice il vero perché la sua amministrazione ha ereditato dall’amministrazione Rizzi un bilancio sanissimo in cui erano possibile ancora ampi spazi di indebitamento (rapporto tra entrate dei primi tre titoli ed interessi dei mutui in essere pari al 4,60%, ben al di sotto del 15% consentito per legge).
Questo ci premeva di portare all’attenzione dei cittadini, ovvero ribattere e smentire le falsità e gli attacchi personali rivolti dal sindaco nei nostri confronti nell’articolo di Paese Mio di aprile.
Per le altre considerazioni e le altre riflessione espresse dal sindaco, giuste e sbagliate che siano, non è questo lo spazio politico consono per darne una nostra valutazione.
Piergiacomo Rizzi e Fabio Terzi
Egregio sig. Terzi,
La Sua lettera viene pubblicata, non solo “per diritto di replica” ma, anche perché mi da modo di scusarmi con Lei e con tutti i lettori di Paese Mio. E Le spiego il perché: la rubrica “4 Chiacchiere con…” è nata con il primo numero del giornale ed è stata pensata per dar voce a cittadini albinesi o, come in questo numero, persone di livello nazionale che, volenti o non, interessano la vita di Albino e degli albinesi.
Nel numero scorso, come detto nel cappello introduttivo, ci sembrava giusto dare spazio a Luca Carrara in qualità di sindaco uscente per raccontare 5 anni di vita amministrativa: sensazioni, soddisfazioni, dispiaceri e altro per cose fatte e non.
E così è stato per 2/3 della chiacchierata, poi, il sindaco uscente si è lasciato “trasportare” dagli eventi (causati, probabilmente, anche dall’incalzare delle domande) facendo nomi e cognomi di avversari politici.
Questo non è giusto, perché lo spirito della rubrica è un altro! Per questo, la redazione del giornale e il sottoscritto in prima persona, non può far altro che chiedere scusa a Lei e all’ex sindaco Piergiacomo Rizzi. Ma devo estendere le scuse anche alle persone che la sostengono nella candidatura a sindaco di Albino, così come A TUTTI I LETTORI DI PAESE MIO, di qualsiasi fazione politica essi siano.
Nei, finora, 12 anni di vita del giornale, abbiamo sempre cercato di “confinare” la politica in una parte ben delineata del giornale (1 pagina, quella dei gruppi consiliari), lasciando il resto del giornale alla mera esposizione dei fatti, senza fare polemiche, giuste o non! Una volta esposti i fatti, il lettore può concordare o meno su un concetto, un’opera, un pensiero o altro.
Altri giornali vivono sul ping-pong delle dichiarazioni, non Paese Mio. Noi viviamo grazie alle sole entrate pubblicitarie degli inserzionisti…E, sicuramente, Loro non gradirebbero “apparire” su un giornale di sole polemiche!
Ribadisco le mie scuse a Lei e a tutti i lettori del giornale.
Paolo Salamoni





