Un successo le…”Macchinine in Fuga” di Bondo Petello
Un Carnevale, anche se fuori stagione, lontano dai coriandoli e le stelle filanti. Ma sempre un Carnevale, una festa colorata, mascherata. A sfilare non le mascherine, ma le…”macchinine”, quelle di legno, le mitiche “soap-box”, che così gran festa fanno sulle Mura di Bergamo. Solo che questa volta le “Mura” era il “discesone” di via Crispi, a Bondo Petello, dove i volontari della parrocchia di S.Barbara hanno messo in scena la 9^ edizione di “Macchinine in fuga”, alias “Carnevale Bondese”. Un successo…a tutta velocità per la comunità di Bondo Petello, ma anche per le centinaia di persone che si sono accalcate ai bordi della strada per applaudire il passaggio delle improbabili “macchinine”, veramente belle, originali, divertenti, ben allestite e preparate.
Una dozzina i partecipanti, stretti in vestiti o costumi in linea con la forma, i colori o le caratteristiche del proprio bolide. Ovviamente a tre o quattro ruote, rigorosamente senza motore, che sono scesi a rotta di collo per il “discesone” di via Crispi, superando ostacoli, chicane e salti, regalando momenti di suspance e adrenalina.
Premiate le “macchinine” più divertenti, più belle, più veloci, più originali, più “allineate” con i costumi dei propri piloti. E anche quelle “alla memoria”, dedicate a due ragazzi albinesi (Michael Noris e Dimitri Cominelli) prematuramente scomparsi. Ecco, i vincitori. Il “Premio estetica”, per la “macchinina” più bella, meglio curata nei dettagli e nei particolari, è andato a “X5” di Francesco Carrara e Company, che ha avuto la meglio su “Augh di Buona Pasqua” di Laura Longoni e Company e “Lo squalo d’aprile” di Kevin Dalla Rosa e Andrea Caccia. Il “Premio velocità” è stato assegnato a a “Ol casòt” di Matteo Moro (under 14) e a “Ciuparally Fan Club” di Diego Noris (adulti): alla fine, il vincitore assoluto è stato “Ol casòt” di Matteo Moro. Ed eccoci al “Premio originalità”, per la “macchinina” e la creazione più fantasiosa e originale,…non per forza perfetta: la vittoria è andata a “La gondola” di Nicola Persico e Luca Cortinovis. Infine il “Premio alla memoria”, che ha voluto ricordare due ragazzi albinesi (Michael Noris e Dimitri Cominelli) prematuramente scomparsi: se lo sono aggiudicati “Ciuparally Fan Club” di Diego Noris e “Scroturity” di Manuel Perletti e Flavio Nanni.
Buona anche in questa edizione l’affluenza di pubblico, davvero interessato lungo il percorso. E apprezzamento da parte delo stesso pubblico per le creazioni in gara, “macchinine” dall’ottima estetica, vere e proprie opere d’arte, per le quali alcuni concorrenti hanno “speso” mesi di lavoro, con risultati alla fine davvero spettacolari.
A conclusione della giornata, si è svolta una cena presso l’oratorio, alla presenza di tante persone, che hanno evidenziato ancora una volta la volontà di partecipare a questo evento, unico nel suo genere, che ormai sta diventando una “piacevole tradizione”.
Sara Nicoli






