Un ricovero ospedaliero è una situazione comune, che può capitare nella vita, magari per un piccolo intervento, o per una cura particolare da effettuare in ospedale. Succede, però, che si esca da questi percorsi non ancora in piena forma e non ancora pronti al rientro nella propria abitazione, come nel caso di un intervento a un’articolazione. Per questo, da anni è nata una nuova frontiera di assistenza in RSA fatta di percorsi dedicati al ricovero post-ospedaliero, e che prendono il nome di “Cure Intermedie”.
Proprio così: le “Cure Intermedie” post-ospedaliere, come dice il nome stesso, sono terapie, per lo più riabilitative, che aiutano i pazienti a recuperare il pieno della propria forma. E alla Fondazione Honegger RSA di Albino sono una realtà ormai consolidata da anni, un punto di forza nella sua vasta gamma di servizi.
Si tratta di veri e propri “soggiorni” in un reparto ad hoc, ideati per persone generalmente “over 65”, che, anche dopo aver concluso il loro percorso acuto o subacuto, hanno bisogno di un ulteriore periodo di assistenza residenziale a bassa intensità sanitaria ed alta intensità assistenziale, per consolidare i risultati clinici ottenuti e preparare il reinserimento del paziente nel contesto sociale di vita. In altre parole, pazienti che si trovano ancora in situazioni non così gravi da richiedere una permanenza in ospedale, ma che non sono ancora sufficientemente stabilizzati per tornare a casa.
“La Fondazione Honegger RSA è sempre più attenta a questa tipologia di esigenza – spiega il direttore sanitario Dott.ssa Tiziana Mosso – Un’assistenza intermedia che si colloca a metà strada tra l’ospedale e la residenza assistita, che consente al paziente di completare l’iter di cura, raggiungendo il miglior stato di salute e benessere possibile, con l’obiettivo di reinserirlo nel proprio contesto di vita. E la nostra struttura già dispone di un piccolo nucleo dedicato alle “Cure Intermedie”: 10 posti letto accreditati (le spese sono completamente a carico di Regione Lombardia) e 4 posti letto privati, quindi con le stesse caratteristiche dei postacuti, ma con spese a carico dei pazienti. La durata del ricovero dipende dagli obiettivi clinico-assistenziali del singolo paziente ed è definita dall’équipe riabilitativa multidisciplinare. Il modello riabilitativo della Fondazione Honegger RSA prevede il coinvolgimento di diversi specialisti che operano in team, per la realizzazione di progetti terapeutici personalizzati, volti al recupero della massima autonomia possibile. Gli ospiti vengono costantemente monitorati durante tutto il loro percorso terapeutico dal personale medico, potendo contare su un’assistenza infermieristica presente 24 ore su 24. Nulla viene lasciato al caso.
La permanenza per i posti letto accreditati può essere anche di due mesi, mentre per i posti letto privati anche più lunga”.
Ma attenti. Il nucleo di “Cure Intermedie” della Fondazione Honegger non riceve soltanto pazienti dimessi dagli ospedali, ma anche provenienti dal proprio domicilio o da altre strutture della rete sociosanitaria, per completare il loro percorso di cura dopo un episodio acuto, e permanendo uno stato di fragilità, facilitandone così il pieno rientro alla quotidianità.
“Per gli operatori della Fondazione Honegger RSA non esistono malattie, ma malati – continua la Dott.ssa Mosso – Nel nostro reparto di “Cure Intermedie”, oltre all’assistenza e alla riabilitazione, curiamo soprattutto la relazione con i pazienti e i loro familiari. La Fondazione, infatti, vuole essere un luogo di prossimità e di cura dell’integrità di tutte le persone, dove fornire il più alto grado di risposta medico scientifica e tecnica ai bisogni delle persone fragili, disabili o anziane. Inoltre, seguiamo non solo la fase di presa in carico e gestione dei pazienti ma anche la fase della dimissione: il reparto attiva tutti i servizi necessari per garantire la continuità assistenziale sia che i pazienti torni al proprio domicilio o vengano inserito in strutture della rete sociosanitaria”.







