Young ‘n Town, festival vivente
Young ‘n Town comunica… Cosa?
Mancano meno di due mesi alla dodicesima edizione del festival musicale, annualmente organizzato da giovani albinesi con l’aiuto di figure meno giovani ma pur sempre di Albino, e sono certo che qualcuno si chiederà : “cosa potrà mai comunicare la Young ‘n Town?” Eppure, per provare a porsi qualche domanda su cosa Young ‘n Town possa comunicare, basterebbe pensare che in dodici edizioni ci sono stati quattro gruppi diversi che hanno prima creato e poi mantenuto in vita il festival. Basterebbe considerare che la Young ‘n Town, nella sua apparente inutilità, rimane uno dei più apprezzati festival a livello provinciale; in una provincia, ossia quella di Bergamo, dove si svolgono il maggior numero di festival in tutta Italia.
Ci sono molte cose che stanno alla base della semplice manifestazione e ce ne sono molte altre che sorreggono durante l’anno l’associazione che si occupa dell’organizzazione del festival.
Parole come #ragazzi, #Albino, #associazione, #impegno, #senso civico, #collaborare, #gratuito, #rischio d’impresa, #pensare, #provarci, #crescita culturale, sono la base che deve esserci dietro le nostre gesta ed ogni giorno proviamo sempre più ad inserirle nella nostra associazione. Da quattro anni a questa parte, attraverso l’attività associativa, Young ‘n Town cerca di trovare un tema attorno a cui far ruotare il festival ed ogni attività legata ad esso. Quest’anno il tema fuoriuscito dalle nostre riunioni settimanali è la Comunicazione. Oggi, quando si parla di comunicazione, si rischia subito di pensare al suo opposto, all’in-comunicazione, alle cosiddette “scene da tram”, in cui ognuno è perso nel suo mondo smart, dove la situazione presente non è mai tanto importante quanto quella sullo schermo. La comunicazione, accusata di essere il boa dei “vecchi valori”, è secondo noi incubatrice di noi stessi, elemento di completamento della nostra persona, della nostra crescita e può essere tale perché l’uomo riesce a controllarla. L’istinto, i cinque sensi, tutti quegli aspetti che rendono l’uomo un essere sociale, permettono all’essere umano di avere il coltello dalla parte del manico verso qualunque nuova o vecchia tecnologia. La nostra intenzione, ovviamente, non è quindi cadere nell’ipocrisia criticando mezzi di comunicazione da noi stessi utilizzati, ma il nostro proposito è mostrare quanto bene possa fare la comunicazione e, soprattutto, come sia alla base della realizzazione di ogni progetto, della creazione di qualcosa di bello. Altre parole che quest’anno sentiamo vicine sono #Rinnovamento e #Autocritica. L’associazione, da quest’anno, ha cambiato tutte le cariche sociali ed ora chi detiene “il potere”, e con questo anche le responsabilità, sono ragazzi di età compresa tra i 18 e i 22 anni.
Questo cambiamento è molto sentito all’interno dell’associazione, i ragazzi iniziano a capire che per creare qualcosa di veramente bello bisogna agire, bisogna chiedere quando in dubbio e bisogna prendere delle decisioni e assumersi le proprie responsabilità quando non esistono risposte giuste, iniziano a comprendere che, se si vince, la vittoria è di tutti ma che la stessa cosa vale per la sconfitta, e che, se si fa un veloce calcolo di tutto ciò che c’è da fare e di tutte le energie che è necessario mettere in campo, talvolta fare del proprio meglio non basta, ma bisogna dare il meglio del meglio. Fare tutto questo all’interno di un gruppo non è un lavoro facile, bisogna analizzare in primis se stessi, la propria posizione all’interno dell’associazione e poi il gruppo in generale. Bisogna fare autocritica. L’autocritica è una cosa di una purezza disarmante. Permette di porsi, una volta consumata ed assimilata, in una posizione di serenità delle proprie gesta che non ammette nessuna critica nata da ideologie differenti o da invidia.
La Young ‘n Town di autocritica nell’ultimi anni se ne è fatta parecchia ed ora vorrebbe incontrare il proprio territorio, invitandolo ad un evento dove si mostrerà nella sua nudità.
Il 10 maggio dalle 15:00 fino alle 21:00 all’auditorium di Albino nella sala mostre andrà in scena una rappresentazione, un “festival vivente”, di quello che è Young ‘n Town nella sua interezza. Pensieri, idee, problemi, dinamiche, incontri, tutto ciò che permette il percorso di crescita che nasce in chi entra nell’associazione sarà espresso in maniera teatrale dai ragazzi che compongono Young ‘n Town. Non siamo un gruppo di attori (meglio anticiparlo), ma nessuno meglio di noi potrebbe esprimere così bene tutto ciò che viviamo. Ci impegneremo per far in modo che Albino sappia apprezzare come dedichiamo il nostro tempo libero gratuitamente. Non è una recita classica ma un viaggio interattivo, un percorso alla Jurassic Park, dove chi avrà voglia di dedicarci dieci minuti della sua domenica pomeriggio vedrà cosa realmente si cela dietro quelle quattro sere all’anno dove c’è musica fino a tarda serata.
Speriamo, finalmente, di dare un’idea di quanto lavoro, di quante riflessioni, di quanto incontri e soprattutto di quanta comunicazione bisogna mettere in gioco per realizzare un evento che non sia il solito festival musicale, ma che sia il risultato esplosivo di un incontro di pensieri ed energie. Speriamo di dimostrare che il tempo speso per la creazione di questo progetto non è tempo sprecato ma è, innanzitutto, tempo dedicato alla crescita personale di ognuno e del gruppo e, in secondo luogo ma non di minore importanza, alla messa in scena di qualcosa di pensato e partecipato per la cittadinanza, fruibile da chiunque abbia voglia di assistere ad un bell’esempio di cittadinanza attiva, voglia di mettersi in gioco e impegno.
Vi aspettiamo numerosi!
Associazione Young ‘n Town






