Due opere di restauro e sistemazione che riqualificano il territorio
Nei mesi scorsi, il Comune di Gazzaniga ha messo in atto un programma di riqualificazione del territorio comunale. Due sono stati i progetti, che hanno dato il nulla osta alla ristrutturazione di altrettanti elementi urbani critici in paese: via Oschiolo, nella frazione di Orezzo, e la scalinata secondaria interna del cimitero.
Via Oschiolo, in Orezzo appunto, si trova all’altezza dello svincolo che porta in località “Catabione”, percorrendo la provinciale che sale verso Ganda, e conduce a “Dossello”, un’altra località di Orezzo, con una meravigliosa vista panoramica sulla media Valle Seriana.
L’intervento, per il quale sono stati incaricati dall’Amministrazione Comunale il geom. Camillo Bertocchi e il geom. Stefano Pievani, era finalizzato alla formazione di adeguati allineamenti stradali ed alla sistemazione dei fondi stradali, che versavano in uno stato di degrado. Un intervento oltremodo necessario, per contribuire a migliorare l’accessibilità stradale di chi percorre, in auto o a piedi, questo tratto di strada. Per l’esattezza, si è intervenuto con un’opera di riqualificazione strutturale, concernente l’adeguamento del tracciato stradale, l’interramento della linea di illuminazione pubblica, l’asfaltatura totale in luogo del calcestruzzo, e la sistemazione dell’arredo urbano presente, invero le panchine e la fontana. Inoltre, è stata introdotta la presenza di nuovi posti-auto, a vantaggio dei residenti. I lavori in via Oschiolo hanno avuto luogo nei mesi di ottobre e novembre, e si sono conclusi nello scorso mese di dicembre, prima di Natale.
La seconda ristrutturazione in progetto, invece, ha riguardato la scalinata secondaria interna del cimitero di Gazzaniga, ovvero quella che conduce al secondo livello, proseguendo verso destra dall’ingresso principale; e anche in questo caso, il progetto è stato affidato al geom. Camillo Bertocchi e al geom. Stefano Pievani.
Il piano di lavoro ha previsto il recupero della scala che versava in pessime condizioni di manutenzione e rappresentava un serio pericolo per coloro che la percorrevano. Il progetto ha previsto: il rifacimento del muro in pietrame, in quanto strutturalmente compromesso; la regolarizzazione della scala mediante formazione di massetto in calcestruzzo, alzate in masselli di pietra scura, pavimentazione in lastre di pietra scura a spacco posate “opus incertum” su letto di malta e sigillatura a raso; inoltre, sono stati realizzati nuovi parapetti della scala, mediante setti in pietra a vista e calcestruzzo, con collegamento mediante una semplice barriera metallica verniciata.
Si è trattato, di certo, di un intervento necessario, in favore di una migliore accessibilità al cimitero, una struttura di origini medioevali, comprensiva di torre d’avvistamento, che venne adibita a cappella votiva tra il XV e il XVI secolo e a cimitero di Gazzaniga nel 1926.
Per quanto riguarda i due progetti di cui si è scritto, è importante confermare che si è trattato di opere rivolte a conservare l’assetto edilizio ed assicurarne la funzionalità, mediante un insieme sistematico di opere, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali degli elementi stessi.
Silvia Pezzera




