Una bella esperienza per gli alunni della scuola primaria di Gazzaniga. L’istituto comprensivo di Gazzaniga, infatti, ha recentemente ospitato a scuola la scrittrice Lella Di Marino, di origine calvizzanese (Napoli), ma trapiantata da circa trent’anni a Brescia, autrice del progetto “Educare a sognare”. Circa 200 alunni della scuola primaria hanno dapprima lavorato in classe con le loro insegnanti sulla favola “Isabella e la dea del lago”, e poi, hanno… “sognato” con lei: cioè, attraverso l’analisi dei personaggi della favola, la scrittrice ha costruito un percorso per rivalorizzare il sogno, per ripristinare la capacità di sognare. Un intervento che ha coinvolto e interessato moltissimo i bambini, di per sé già predisposti a sognare; ma in questo caso Lella Di Marino ha cercato di educarli a sognare, proprio loro, i bambini, che si stanno aprendo alla vita e al futuro.
Alla luce della novità dell’iniziativa, abbiamo incontrato la scrittrice, per farci spiegare in cosa consiste questo progetto.
Intanto, chi è Lella Di Marino?
Mi chiamo Lella Di Marino, sono nata a Calvizzano (Na) il 23 febbraio 1964, risiedo a Brescia da trent’anni. Sono laureata in Scienze Teologiche ed ho insegnato per circa vent’anni, nelle scuole di vari ordini, religione cattolica. Scrivo dall’età di nove anni. Ho pubblicato il romanzo “Un amore eterno”; due raccolte di poesie: “La mia vita in un verso”, “Le massime di Reginella”; e le favole: “Isabella e la dea del lago”, “Il paese delle formiche”. A breve, uscirà il mio nuovo romanzo “Un amore diverso”.
Cos’è il progetto “Educare a sognare”?
E’ un progetto ideato da me, destinato ai “bambini” da 0 a 99 anni ed ha l’obiettivo di dare la giusta collocazione al sogno. Sognare è molto importante, poiché stacca dal passato e proietta nel futuro e, in un mondo sopraffatto dal materialismo, per me è vitale ripristinare tale capacità. Il bambino va educato a sognare, mentre l’adulto riportato a credere ancora nella magia del sogno. Sognare significa: immaginare che qualcosa possa accadere; vuol dire: prevedere. Il progetto ha come scopo esattamente questo: far immaginare e prevedere elementi fondamentali che porteranno, attraverso le azioni, alla realizzazione dei sogni.
Come è nata l’idea di questo progetto?
Sono una grande sognatrice e credo fermamente che sognare allunghi la vita e la renda più bella. Sentivo il bisogno di trasmettere tutto ciò non solo attraverso i miei scritti, ma anche direttamente col pubblico, soprattutto con i bambini. Credo che un bambino che abbia imparato a sognare, sarà un adulto più felice e in grado di trasmettere tale messaggio ai suoi figli o in veste di educatore.
Come si articola il progetto?
Il progetto si articola in più fasi. Il primo approccio viene fatto attraverso la presentazione del progetto stesso. Successivamente, con la scelta del testo su cui lavorare. Le insegnanti di Gazzaniga hanno scelto la favola “Isabella e la dea del lago”. E’ stata letta ai bambini e successivamente c’è stato l’incontro con me, durante il quale si è sviluppato il progetto.
Ma come è arrivata a Gazzaniga?
Sono arrivata a Gazzaniga grazie ad una mia lettrice, l’insegnante Rosella Maffeis, la quale ha parlato del progetto “Educare a sognare- Incontro con l’autrice” all’assessore alla Cultura e al vice-sindaco, i quali mi hanno invitata a presentarlo ai bambini della scuola primaria.
Ci sarà un seguito?
Questa esperienza è stata talmente bella ed i bambini così entusiasti, che abbiamo deciso di fare ancora un incontro. Il 7 giugno sarò a Gazzaniga per la mostra ispirata alla favola che le insegnanti, la bibliotecaria e gli alunni stanno organizzando. Sto preparando una sorpresa per loro, che ovviamente non posso rivelare. Per il futuro anno scolastico sarei ben lieta di essere ancora presente sul territorio con due nuovi progetti: la creazione di una favola, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, e un progetto sul bullismo con l’ISISS Gazzaniga.
Ti.Pi.








