Si qualifica e si distingue il volontariato di Vertova. Sono tanti i gruppi che operano sul territorio comunale, senza fini di lucro, in vari ambiti: culturale, educativo, solidale, socioassistenziale, sportivo, ricreativo; anche comitati e parrocchia. Ma, soprattutto nel periodo di lockdown e, poi, di emergenza sanitaria, l’amministrazione comunale ha verificato che ci sono tante altre persone in paese che potrebbero essere utili alla comunità, spendendo il proprio tempo libero. Quindi, per non sprecare queste energie e disponibilità positive, ha lanciato un appello, in modo informale, per rintracciare “volontari civici”, senza casacca o divisa, autonomi rispetto ad altri gruppi o associazioni, ma fortemente motivati e dal forte senso di appartenenza alla comunità. Anche perché sono tante le mansioni “libere”, cioè non seguite da altre realtà di volontariato, perchè impossibilitate a farlo per motivi di regolamento interno, ma ugualmente bisognose di volontari per renderle funzionanti e funzionali.
Detto, fatto, in breve tempo, con un semplice passaparola, circa un anno fa, quattro persone hanno accettato l’invito dell’amministrazione comunale e hanno creato un primo nucleo di volontari, proprio per “dare una mano” al Comune di Vertova per gestire alcuni servizi alla comunità. I quattro rispondono ai nomi di Diego Fapanni, ex-presidente del Gruppo Comunale di Protezione Civile; Luigi Gualdi, ex-sindaco, che continua il suo impegno sociale anche senza detenere cariche istituzionali; Diego Bosio e Riccardo Carrara.
“Abbiamo risposto all’appello fin da subito – sottolinea Luigi Gualdi – Ci sono dei compiti di vigilanza che sono sguarniti dalla presenza di volontari, per esempio in merito all’ordine pubblico durante le manifestazioni culturali, sportive e ricreative; o nell’accompagnamento dei cortei funebri al cimitero; o ancora nel servizio di attraversamento degli alunni all’entrata e all’uscita da scuola. Compiti che molte volte, come nel caso della Protezione Civile, non possono essere eseguiti per sopraggiunti impedimenti da regolamento interno; o anche per non impegnare troppo l’unico vigile che è operativo in paese. Pertanto, abbiamo deciso di metterci a disposizione della comunità: per esempio, il vigile controlla l’attraversamento degli alunni in entrata a scuola, mente noi ci alterniamo per assistere l’attraversamento degli alunni all’uscita; poi, vigiliamo durante i cortei funebri e gli eventi che si organizzano in paese”.
Un’attività di volontariato, quindi, assolutamente libera, spontanea e gratuita, che ogni persona può intraprendere in piena autonomia, a beneficio della comunità di Vertova.
“Ma ben vengano altri volontari – precisa Diego Fapanni – Volontari di tutte le età, ovviamente maggiorenni, per assicurare un miglioramento continuo dei servizi alla comunità, per crescere insieme, per essere attivi e responsabili nei confronti del paese in cui si vive. Non serve dedicare tanto tempo: solo poche ore settimanali, per rendere i servizi ancora più efficienti. Per esempio, quello di attraversamento: infatti, se è alto il numero di volontari si può stilare un calendario di rotazione, alleggerendo l’impegno. Quindi, AAA Cercasi volontari, per ingrossare le fila del gruppo ed essere più presenti sul territorio”.
T.P.