Nata ad Albino, 70 anni fa, ma da 47 anni residente a Colzate, Adriana Dentella ha deciso di chiudere la sua esperienza politico-amministrativa, dopo una lunga carriera: dall’85 al ’95 fra i banchi della maggioranza, come assessore alla Pubblica Istruzione, nell’amministrazione Buttironi; poi, dal ’95 al ’99, fra i banchi della minoranza, come consigliere, nella lista “Colzate per tutti”; quindi, dal 2009, il grande salto, la prima candidatura a sindaco con la lista “Per Colzate”, e relativo successo, che si è ripetuto per altre due volte: in tutto, tre mandati consecutivi da sindaco, un qualcosa che premia il suo operato, caratterizzato da professionalità e competenza. Ora, dopo 15 anni sullo scanno più alto del consiglio comunale, Adriana Dentella ha detto stop.
La redazione di Paese Mio (“Il Giornale di Honio”), oltre a rivolgerLe un cordiale saluto, La inviata a dare un saluto alla comunità colzatese.
Come si sente in questo momento?
E’ stato un bel viaggio. Tanti anni di impegno, tenacia, entusiasmo, al servizio del territorio e della gente. E’ naturale guardarsi indietro e fare un bilancio del lavoro fatto. Ma per me è difficile riportare in poche righe quanto realizzato, sempre in nome del bene comune: le opere attuate, le iniziative avviate e concluse, i problemi affrontati e superati, le emergenze risolte, i contatti avuti con la gente del paese, tanta roba. Troppa la ricchezza e la vivacità del lavoro fatto e delle relazioni umane costruite, per spiegare la grande l’esperienza che ho fatto. Tutto scorre nei miei pensieri, ad alta velocità. Ogni scelta compiuta, ogni decisione assunta, ogni progetto portato a termine: tutto è stato fatto unendo cuore e progettualità, passione e visione dei bisogni espressi dalla cittadinanza. Tutto per Colzate, per migliorarne l’aspetto e la fruibilità, ma soprattutto la qualità della vita della gente.
Cosa può dire ai colzatesi?
Ringrazio di avermi concesso l’onere e l’onore di guidare questo paese per così tanto tempo, accordandomi una fiducia che ho cercato di ripagare con totale impegno e dedizione: anni ricchi di soddisfazioni e obiettivi raggiunti, ma anche segnati da momenti duri e difficili, sicuramente indimenticabili.
Un esempio?
Quest’ultimo quinquennio è stato caratterizzato da un evento molto doloroso, la pandemia. Sono stati giorni difficili per la nostra comunità quelli segnati dal Covid-19, come del resto per tutti i Comuni. Nessuno potrà mai scordarli. Tante le perdite, che hanno toccato un po’ tutte le famiglie. Ma i colzatesi si sono stretti come in una sola famiglia e hanno saputo reagire, infondendo coraggio fra di loro e dandomi coraggio nell’affrontare l’emergenza sanitaria. In tal senso, grazie a tutti i dipendenti comunali e al Segretario Comunale che, a vario titolo e ognuno con le proprie specificità, hanno collaborato attivamente durante quei mesi.
Ha da fare altri ringraziamenti?
Beh, in così tanti anni ho incontrato sulla mia strada tante persone e realtà. Doverosi i ringraziamenti a tutti coloro che, durante questa lunga esperienza amministrativa e di vita, hanno collaborato con me. In primis, i dipendenti comunali e il Segretario Comunale, che mi hanno supportato nella gestione pubblica e nell’erogazione dei servizi. Poi, gli assessori e i consiglieri che, in questi anni, per volontà popolare, mi hanno affiancato e accompagnato, condividendo una gravosa responsabilità amministrativa, sia dai banchi della maggioranza che da quelli della minoranza, riconoscendo, in ognuno di loro, passione civile e impegno per il bene di Colzate. E ancora le associazioni, il volontariato, la scuola, la parrocchia, i Carabinieri e le Forze dell’Ordine, sempre presenti sul nostro territorio, per garantire sicurezza e legalità. Tutti, nel loro ambito, hanno contribuito con grande forza. Grazie per avermi fatto sentire orgogliosa di tante importanti iniziative, portate a compimento superando ogni avversità, portandole avanti con serietà e amore per Colzate.
Cosa ricorda, in particolare, fra le tante cose fatte?
Il mio, il nostro progetto per Colzate, in questi anni è stato quello di farla crescere in modo equilibrato, economicamente, socialmente ed ambientalmente sostenibile, per renderla sempre migliore e avere un futuro che le sorride, in cui benessere sociale, tenuta economica, rispetto tra le persone, qualità del vivere sono insieme il presente e il futuro. Se ho fatto bene o male, abbastanza o non abbastanza in questi anni, non lo devo giudicare io, ma la comunità. Tracciare il bilancio del lavoro fatto o non fatto non è nelle mie corde. Per formazione e carattere, a me piace guardare avanti, al domani. Pertanto, vi risparmio l’elenco della spesa, limitandomi a ringraziare tutti per la pazienza e l’affetto dimostrato in questi anni. Ma di una cosa sono particolarmente orgogliosa: aver rilanciato un chiaro senso di appartenenza al paese, che è l’humus che ha rimesso in moto la voglia di essere comunità viva e solidale.
E, ora, cosa farà?
Non vado in pensione, lo sono già. Ci rivedremo in piazza, o per le vie del paese, in questa nostra straordinaria Colzate, con una veste nuova. Assicuro che la porta della mia casa, e quella del mio cuore, resterà sempre aperta per tutti i miei concittadini, ai quali auguro ogni bene!
Sogni nel cassetto?
Auguro al prossimo Sindaco, alla futura Giunta e al prossimo Consiglio Comunale, di poter fare e di saper fare di più e di meglio.
T.P.