Due nuovi libri per la comunità di Gazzaniga
Un libro è già pronto e un secondo verrà stampato il prossimo anno. Sono queste le anticipazioni sul versante editoriale per la comunità di Gazzaniga.
Ma vediamo di cosa si tratta e in ordine di uscita. Il primo è un libro di montagna che racconta, attraverso escursioni, scalate e gite di sci-alpinismo, la vita alpinistica di Michele Ghisetti. I suoi racconti (oltre trecento) sono stati rinvenuti scritti su cinque quaderni e coprono un lasso di tempo che va dal 1956 al 1980. Di questi, circa un centinaio sono stati riscritti, raccolti e pubblicati in un libro dal titolo “Diari di montagna – dal 1956 al 1980 di Michele Ghisetti”, di imminente pubblicazione.
Michele, scomparso a soli quarant’anni di età, ha però lasciato un grande patrimonio documentativo che ora, dopo 33 anni, ritorna alla luce e risulta ricco e ancora attuale, sia per l’entusiasmo con cui i diari sono stati scritti sia per la descrizione tecnica di alcune ascensioni, sia per le parti di pura poesia, dove, pur nel mezzo di una scalata, il protagonista riesce ad assaporare momenti belli e intensi, dovuti alla solitudine, alla bellezza dei colori del tramonto, ai sentimenti tumultuosi che lo percorrono nel corpo e nello spirito.
Il lavoro è stato trascritto e riveduto dal fratello Angelo e dai suoi due figli Michele e Raoul, ma è anche stato voluto e condiviso dalla moglie di Michele, Maria, e dalle sue due figlie Laura e Stefania.
Il libro, di oltre 350 pagine, verrà presentato durante una serata organizzata dal CAI di Gazzaniga, di cui Michele è stato co-fondatore, presso il salone del Centro Sociale all’inizio del mese di dicembre.
E’ questo un modo per ricordare un personaggio che ha fatto la storia della sottosezione CAI di Gazzaniga, la cui memoria è ancora viva in quanti lo hanno conosciuto e frequentato.
Di tutt’altra natura, invece, sarà il libro, già in gestazione da oltre due anni, che vedrà la luce il prossimo anno. Sull’onda emotiva della riscoperta del Marmo Nero e della bottega dei Manni di qualche tempo fa, è stata intrapresa una profonda ricerca proprio sui Manni che, provenienti da Rovio nel Canton Ticino, hanno vissuto a Gazzaniga per circa duecento anni e hanno fatto conoscere il marmo nero attraverso i loro capolavori in tutta la Bergamasca e oltre.
Dall’inizio del 2014, infatti, Angelo Bertasa, Angelo Ghisetti e il fotografo Rinaldo Pezzera stanno visitando tutta la provincia di Bergamo, alla scoperta e alla documentazione dei lavori eseguiti dall’inizio del ‘600 fino a tutto l’800 dai membri della bottega dei Manni. Si tratta di alcune centinaia di opere, sparse in molte chiese, come altari, balaustre, acquasantiere, tribune, portali, bassorilievi, ecc.
Quest’opera è supportata dalla documentazione e dalle ricerche effettuate anche presso l’Archivio di Stato, la Curia Vescovile e gli archivi parrocchiali.
Certamente, sarà un’opera imponente, che rivaluterà la figura ed il lavoro dei Manni, grandi intarsiatori in marmo, al pari dei più famosi Fantoni di Rovetta e Caniana di Alzano Lombardo.
G.A.






