E’ ancora fortemente presente la figura dell’alpinista Mario Merelli in quanti lo hanno conosciuto, frequentato e che con lui hanno condiviso fatiche, felicità e montagne. Ed è ancora vivo e forte il suo ricordo. Un alpinista amato da tutti; un vero personaggio positivo nell’ambiente degli appassionati di montagna, e anche nell’intera comunità bergamasca, italiana e internazionale, con una forza e un dinamismo pari solo alla sua grande bontà e umanità.
Mario era nato a Vertova, ma si era trasferito a Lizzola, un paesino immerso nelle montagne nel cuore delle Orobie Bergamasche, e ancora oggi, a quattro anni dalla sua scomparsa, il ricordo è ancora vivo. Sono molte le manifestazioni promosse in sua memoria e non a caso l’ultima, il libro uscito alla fine di gennaio, ha per titolo “Mario, un cuore grande”. Grande come il suo amore per la montagna – aveva già scalato dieci dei quattordici “8.000”, e per la popolazione del continente asiatico, dove si è prodigato per la costruzione dell’ospedale a Kalika, in Nepal, da Mario definito “un più grande 8.000 di solidarietà”.
Molti sono i riferimenti di bontà e di altruismo di Mario. Ma lui sapeva anche scherzare e sdrammatizzare con quella sua tipica, spontanea, innata simpatia e semplicità che sapeva trascinare al sorriso e all’allegria.
E proprio così il CAI di Gazzaniga lo vuole ricordare, a quattro anni dalla sua tragica scomparsa sulle sue e nostre vicine Orobie: un grande alpinista, ma anche una persona gioviale e allegra. Un gesto simpatico, questo proposto, quasi goliardico come lui sapeva essere in certi momenti della vita. Il vulcanico socio della Sottosezione CAI di Gazzaniga, Alex Bombardieri, che gli è stato amico, ha proposto di ricordarlo, presso il rifugio Coca, ora ufficialmente denominato “Rifugio Mario Merelli al Coca”, della sezione del Cai di Bergamo, posto a quasi duemila metri di quota, in cima alla Valbondione, con una simpatica e originale iniziativa. Dopo aver condiviso l’idea con amici e soci Cai, il plauso del rifugista e l’incoraggiamento della Sottosezione CAI di Gazzaniga, ha costruito un quanto mai originale “Barometro a corda”, da installare nei pressi del rifugio stesso. Nell’occasione, verrà donato il citato libro di Mario Merelli, che ognuno potrà sfogliare e/o sul quale lasciare scritto un pensiero o una frase di ricordo.
L’idea del barometro a corda, però, bisogna riconoscere che non è nuova. Questo strumento è già stato visto in giro, ma ora è stato copiato e replicato, pronto per essere installato presso il Rifugio Coca, unitamente ad una targhetta con il seguente pensiero: “Sono molte le strade che portano a Dio… e una di queste passa sui monti. Grazie e Ciao Mario… i tuoi amici”, unitamente ad un’altra targa con il simbolo della stella alpina e la scritta CAI Gazzaniga.
E’ un modo come un altro per fare una sosta di riflessione di umanità e solidarietà della montagna, talvolta anche dolorosa, come la perdita di un grande amico, libero sognatore e grande alpinista; è un modo per non dimenticarlo e farlo rivivere per sempre nei nostri cuori e nel soffio dei venti dalle Orobie alle montagna del mondo.
A.G.







