Lungo la “Via della Seta” per raccogliere fondi per Emergency e Admo
Un lungo viaggio, seguendo il percorso dell’antica Via della Seta, in quell’insieme di piste carovaniere e rotte commerciali che congiungeva l’Asia Orientale, e in particolare la Cina, al Vicino Oriente e al bacino del Mediterraneo. Con un grande obiettivo: raccogliere fondi per le associazioni Emergency e Admo. E’ quanto farà il song-writer bergamasco, residente a Gazzaniga, Roberto Picinali, in arte “Cato”, che ha organizzato un “progetto-viaggio” chiamato “Cato&Vale on the Silk Road”, la cui partenza è prevista per il prossimo 7 aprile.
E’ un viaggio “on the road”, utilizzando un mezzo attrezzato, con partenza da Gandino, storico paese della Val Seriana strettamente legato al settore tessile in provincia di Bergamo, attraverso sette Stati (Italia, Slovenia, Ungheria, Ucraina, Russia, Kazakistan, Cina), lungo 15.000 km, da realizzarsi in 35 giorni circa, raccogliendo fondi per le associazioni Emergency e Admo.
“Passeremo per Pechino – spiega “Cato” – per poi arrivare alla destinazione finale, Hong Kong, dove si trova una delle tante sedi Emergency. In questo viaggio sarò accompagnato da Valeria Melocchi, studentessa di giurisprudenza appassionata di fotografia, anche lei bergamasca. Durante il viaggio realizzeremo un corto-documentario, per condividere la nostra esperienza e dare visibilità alle aziende e ai marchi bergamaschi e italiani che hanno donato un contributo alla realizzazione di questo progetto. Costanti aggiornamenti saranno inseriti giorno per giorno sui vari social network (pagina Facebook: CATO; sito web: www.catoband.com)”.
“Cato&Vale on the Silk Road”, dunque, è la nuova avventura di Roberto Picinali, spinto dall’impulso di rilanciare e rivitalizzare l’immagine del settore tessile, a lui molto legato sia perché riguarda la sua terra d’origine sia perché riguarda la sua passata esperienza lavorativa. Attualmente, Roberto Picinali si dedica al restauro di auto d’epoca, prestando particolare attenzione alla mitica FIAT 500, per poi dedicarsi in ultimo al totale restauro di un Volkswagen T3 del 1989, ma in passato ha lavorato presso il gruppo Itema, azienda specializzata nel settore meccano-tessile, come tecnico addetto al customer-service estero. E proprio grazie a questo lavoro vanta un’esperienza di numerosi viaggi all’estero, avendo visitato ben 35 Stati, fornendo assistenza alle imprese del settore.
I più, però, conoscono “Cato” per le sue esperienze musicali e la sua appartenenza a diversi gruppi. Classe 1976, “Cato” suona infatti dall’età di 18 anni. Tanti i progetti a cui ha preso parte, fra cui, del 2000, i Namaste, gruppo che mescola reggae, funk e folk: in tutto, quattro dischi e tanti concerti “live”. Sciolti i Namaste nel 2007, “Cato” entra a far parte dei Luino, poi sciolti nel 2009. E’ a quel punto che nascono i “Cato”, prima nati come power-trio e poi progetto del solo Roberto Picinali a partire dal 2013.
Nelle sue canzoni “Cato” mescola pop, rock, blues, funk e soul. Il primo lp, ancora in trio, è del 2010 e si intitola “Oceano di sogni” e dà la possibilità a “Cato” di intraprendere un’intensa attività “live” che non avrà sosta. Nel 2012 è la volta del singolo “Princess” che porta “Cato” (voce e chitarra), con Andrea Castelli (batteria) e Diego Bernardi (basso), a suonare fino in Svizzera. A metà 2014 esce il primo disco sulla lunga distanza intitolato semplicemente “Cato”, che riscuote fin dall’inizio ottimi successi a livello di critica, accompagnato dal videoclip “Accendimi” che su Youtube ha raggiunto ben 10.000 visualizzazioni. A novembre, esce un altro videoclip della canzone “Veloce”, rigorosamente in bianco e nero, un omaggio auto-ironico e leggero a Luis Bunuel, che in soli due mesi ha raggiunto un bel traguardo, superando le 5.000 visualizzazioni. In primavera è prevista l’uscita di “Confusione”, il terzo singolo estratto dal album “Cato”.
Ora, però, buon viaggio!
G.C.




