Si sa che l’arte si può esprimere in vari modi: con il canto, con l’architettura, con la pittura, con la scultura, e così via. Ma la scultura, in particolar modo, è sinonimo di arte. Le città abbondano di opere in marmo, in ferro, in bronzo, che conferiscono al luogo aspetti gradevoli e più ricchi…di arte, appunto.
A Gazzaniga, questa arte espressiva si può ammirare nell’architettura neogotica del mausoleo Briolini; oppure in quella arcaica nel vecchio centro storico, con archi, colonne, capitelli e fregi di ogni genere; nella chiesa parrocchiale, con la sua bella rappresentazione barocca; negli altari della Concezione e di S.Ippolito, mentre l’interno e la facciata sono di squisito e puro stile neoclassico.
A nuove forme di arte si possono anche accostare le recenti realizzazioni, come l’area espositiva del marmo nero con la sua forma di piccola “Stonehenge”, oppure l’obelisco in marmo nero, o ancora lo “skyline” (o orizzonte) di Gazzaniga, realizzato in acciaio corten, teso a rappresentare i principali monumenti del paese, oppure la slitta con i monoliti di marmo nero trainata da sagome di cavalli in acciaio e figura umana, o la bella figura antropomorfa realizzata in acciaio e posta all’entrata del mobilificio Il Portico, ecc. Ma senza dubbio il materiale più nobile per la composizione artistica rimane il bronzo, una lega composta di rame e stagno che forma un materiale pregiato per la scultura.
A Gazzaniga, fin dal 1972, l’anno della tremenda alluvione che si era abbattuta sul paese, fu posata una scultura in bronzo nella piazzetta a lato della chiesa. Rappresenta S.Ippolito che apre le sue braccia e il mantello sopra il paese per proteggerlo. Il bel pannello bronzeo, eseguito con la tecnica dell’altorilievo, misura cm 180×120, e dopo vari traslochi oggi occupa degnamente un posto ben visibile nella nuova piazzetta, realizzata di fronte alla chiesa dopo l’abbattimento delle vecchie costruzioni. Quest’opera è stata realizzata dal concittadino Nello Agogeri, che ha saputo lodevolmente interpretare la tragedia dell’alluvione sul nostro paese.
Agogeri, durante la sua vita artistica, ha realizzato altre opere in Gazzaniga, come i pannelli presso il monumento ai caduti nel Parco delle Rimembranze, un altro pannello è stato collocato presso le scuole medie, e poi il monumento dei caduti a Rova, opere funerarie e numerose altre composizioni molto apprezzate in tutta la provincia e oltre. Agogeri per i suoi tratti schematici, ma gradevoli, ha saputo interpretare una scultura e una pittura personale, molto apprezzata dalla critica nel periodo compreso dalla metà del ‘900 e l’inizio del 2000. Le sue opere sono documentate nel libro di Angelo Bertasa “Nello Agogeri – pittore e scultore, una preziosa eredità artistica”, a cura di Maria Elena Soriero e Camilla Martinelli, edito nel 2013.
Lo scorso 25 gennaio, invece, è stato collocato sulla parete sud-ovest della Biblioteca di Gazzaniga un nuovo pannello di bronzo; misura cm. 120×80 ed è opera del grande scultore bergamasco Ferruccio Guidotti. L’opera non è costata alcunchè al Comune di Gazzaniga e alla popolazione, in quanto anni fa è stata donata dall’ospedale ed è stata posta in opera grazie ad un contributo da parte di un cittadino.
L’artista bergamasco Ferruccio Guidotti, morto a 90 anni nel 2012, è stato uno scultore e un pittore tra i più apprezzati, avendo frequentato la scuola d’arte Fantoni e l’Accademia Carrara. Ha partecipato a numerose mostre personali rappresentate in tutta Italia e numerosi sono stati i riconoscimenti ricevuti. Le sue opere sono presenti in molte collezioni private in Italia e all’estero; alcune di queste sono esposte nel palazzo della Provincia di Bergamo, nei giardini dell’Accademia, in Vaticano, presso il Teatro Donizetti, nel museo nazionale di Assisi e un’opera è esposta anche presso l’Università dell’Illinois. Si può affermare che le sue sculture sono sparse su tutto il territorio nazionale, e non solo.
Amanzio Possenti, nel suo libro edito nel 2014 dal Circolo Culturale G. Greppi, Bergamo, “Ferruccio Guidotti – 1921-2012 – un maestro ndella scultura nel segno dell’arte e della bellezza vissuta” scriveva: “Scolpiva con sicurezza, fra intuizione e manualità, ad anche con scrupolo, completo, luminoso della sua inventiva e della ricerca della perfezione”.
Di se stesso Guidotti diceva: “Sono uno scultore che dipinge in modo coerente, perché l’opera dev’essere sincera espressione di se stessi”. E ancora: “Più del marmo amo il bronzo, perché è più autentico e perché all’opera compiuta non si arriva per riproduzione e trasposizione dal gesso. Nel bronzo rimangono l’impronta e i graffi dell’artista, insomma la presenza viva dell’artefice”.
Nel 2006, la Provincia di Bergamo gli ha assegnato il prestigioso premio “Ulisse” alla carriera, riconoscendogli il merito di aver interpretato e divulgato un’arte coerente e rigorosa, portata avanti con passione e amore per tutta una vita.
Ora, quest’opera, assieme alle altre presenti sul territorio comunale, fa bella mostra di sé sulla facciata della biblioteca e contribuisce ad arricchire il paese e aprire alle bellezze artistiche e alla cultura la popolazione.
Un paese, Gazzaniga, che oltre ad essere vivace e moderno ha saputo negli ultimi anni porre attenzione e valorizzare gli aspetti storici, artistici e culturali del suo territorio e dei suoi concittadini, contribuendo così ad una visione più globale e autentica del vivere il paese.
Angelo Ghisetti







