Riqualificazione della pavimentazione stradale di via Bonfanti
Da qualche mese i gestori dei sotto-servizi di rete del metano e dell’acqua (Uniacque e Enel-Gas) hanno sostituito le tubazioni sotterranee di propria competenza lungo la Via Bonfanti, nel tratto in corrispondenza del centro storico, a partire dall’incrocio con Via Marconi, sino all’altezza dell’antica “scaletta del Fossato”.
Decorsi i tempi previsti e necessari per l’assestamento degli scavi realizzati, entrambi i gestori sono attualmente pronti ad eseguire, a propria cura e a proprie spese, le opere di ripristino della pavimentazione stradale esistente, attualmente in asfalto.
Per l’amministrazione comunale di Colzate, tale situazione costituisce un’interessante occasione per procedere alla riqualificazione della viabilità del centro storico, ad aumentare la sicurezza per i pedoni, nonché per ottenere discreti risparmi per le casse dell’Ente. Il rifacimento dei manti asfaltici e, in precedenza, l’ammodernamento dei sotto-servizi, consente infatti di poter investire le risorse necessarie per procedere in continuità con le scelte già operate per la riqualificazione delle aree attorno all’edificio municipale.
L’Ufficio Tecnico comunale ha pertanto predisposto un progetto (redatto nello scorso mese di agosto, per la regia del responsabile arch. Ettore Bravi), conciliando l’opportunità offerta dalla disponibilità in loco delle ditte incaricate dai gestori per la riqualificazione della pavimentazione stradale di via Bonfanti, uno degli obiettivi primari della stessa amministrazione comunale.
Come si evince dalla relazione progettuale, la via Bonfanti attraversa l’intero centro storico di Colzate in senso sub-longitudinale; la sede stradale ha in questo tratto sezioni molto variabili: nei tratti più stretti la larghezza è di 3,50 metri, solo per brevissimi tratti si superano i 6 metri. Il tratto di strada è a senso unico dall’incrocio con la via Marconi verso la “scaletta del Fossato”. Su entrambi i lati della strada, la maggior parte degli accessi, siano essi carrali o pedonali, commerciali o residenziali, si affacciano direttamente sulla sede stradale, non essendoci nessun marciapiede.
Ebbene, l’obiettivo principale del progetto è la riqualificazione della via: un intervento che deve al contempo preservare le esigenze dei pedoni e dei mezzi a motore: per i primi, migliorando le condizioni di transito lungo la strada, ma soprattutto un accesso/uscita più sicuri dai fabbricati; per i secondi, incentivando andature estremamente limitate e stimolando la massima attenzione nella condotta dei mezzi.
L’idea di progetto mira innanzitutto a “disegnare” il percorso: la corsia centrale sarà di larghezza costante, pari a 2,75 metri, ben individuabile, in asfalto, tale da impedire agli automobilisti di “invadere” i percorsi laterali, in granito, che si formano “per differenza” verso gli edifici storici. Tali percorsi di coronamento laterale, alla stessa quota della corsia centrale, sebbene non possano e non debbano essere identificati come veri e propri percorsi esclusivamente pedonali (sebbene possano avere in più tratti larghezze regolamentari), costituiscono indubbiamente un miglioramento delle condizioni attuali di transito per i pedoni e una fascia di protezione rispetto a tutti gli accessi verso la strada.
Al fine di migliorare gli accessi pedonali e carrali ai fabbricati adiacenti al marciapiedi, potranno essere necessari alcuni piccoli interventi di raccordo che in alcuni punti potranno interessare anche le proprietà private, alle quali verrà chiesto il consenso.
La realizzazione della corsia centrale in asfalto sarà a carico delle ditte incaricate dai gestori dei sotto-servizi di metano ed acquedotto. A carico dell’amministrazione comunale, invece, le pavimentazioni laterali in lastre di granito (del tutto similari a quelle già posate in via Marconi, nella parte antistante l’edificio municipale), per una spesa di 42.750 euro.
Le lavorazioni previste riguardano prevalentemente: il taglio della pavimentazione esistente in manto bituminoso; lo scavo di sbancamento per la formazione del cassonetto; la formazione di un massetto in calcestruzzo armato con rete elettrosaldata, per il sottofondo della pavimentazione lapidea; la posa delle lastre in granito; la messa in quota dei chiusini dei sotto-servizi.
Ti.Pi.






