Eppur si muove. In tram da Albino a Vertova. Firmata il 19 maggio, nella sede TEB di Ranica, la lettera d’intenti per il prolungamento della linea T1. Convocati dal presidente della TEB (Tranvie Elettriche Bergamasche) Filippo Simonetti, si sono seduti attorno al tavolo i quattro sindaci sul cui territorio insiste il sedime ferroviario interessato dal progetto di prolungamento della linea T1 da Albino a Vertova: il sindaco di Albino Fabio Terzi, che oltre a rappresentare il proprio Comune era delegato dal Presidente della Provincia di Bergamo quale Consigliere Provinciale con delega all’Ambiente; il sindaco di Gazzaniga Mattia Merelli, il consigliere del Comune di Fiorano al Serio Alessandro Poli e il consigliere del Comune di Vertova Riccardo Cagnoni, delegati dai rispettivi sindaci Clara Poli e Luigi Gualdi, nonchè il Presidente della Comunità Montana Alberto Bigoni.
La lettera d’intenti sottoscritta indica in primo luogo, come premessa fondamentale, le finalità che si prefigge il prolungamento della linea da Albino a Vertova, ossia che “lo sviluppo della rete tranviaria da Albino a Vertova rappresenta per tutto il sistema vallivo seriano un’opportunità strategica per lo sviluppo del suo territorio che, oltre a contribuire al miglioramento della mobilità locale, valorizza i territori da essa attraversati, riqualificandoli con modelli di sviluppo che si improntano ai canoni della modernità”.
È a tal fine che TEB, Provincia di Bergamo, Comunità Montana Valle Seriana e i Comuni interessati dal percorso del nuovo tracciato, ciascuno per le proprie competenze, si impegnano per lo sviluppo del progetto.
In particolare:
– TEB, quale soggetto qualificato per il necessario aggiornamento dello studio di fattibilità redatto nel 2003, si impegna a recepire il favore e la disponibilità per l’attuazione del progetto da parte degli attori territoriali pubblici e privati cointeressati allo sviluppo dell’opera, anche in considerazione della sua natura di urbanizzazione;
– la Provincia di Bergamo lo riconosce nel proprio Piano Territoriale di Coordinamento (PCTP), coordina le pianificazioni comunali e promuove azioni a sostegno dell’iniziativa per reperire le risorse finanziarie necessarie;
– la Comunità Montana Valle Seriana sostiene l’aggiornamento dello studio di fattibilità, destinando un co-finanziamento di 35.000 euro;
– i Comuni di Albino, Gazzaniga, Fiorano al Serio e Vertova si impegnano a conservare la possibilità di uso del sedime e ad integrare i propri Piani di Governo del Territorio (PGT) in occasione dei primi aggiornamenti; valuteranno, inoltre, se effettuare eventuali finanziamenti integrativi necessari per l’aggiornamento dello studio.
In merito alla lettera d’intenti, esprime la sua soddisfazione l’ex-sindaco di Vertova Riccardo Cagnoni, principale artefice dell’operazione, che, dopo aver ottenuto nell’incontro pubblico del 20 aprile a Vertova il consenso trasversale da parte dei politici presenti (Presidente della Provincia Matteo Rossi, Presidente della TEB Filippo Simonetti, assessore regionale alla viabilità Alessandro Sorte, consiglieri regionali seriani Angelo Capelli, Lara Magoni, Jacopo Scandella e Roberto Anelli, senatore Nunziante Consiglio), aveva espressamente sollecitato con una lettera inviata alle presidenze di Provincia e TEB l’avvio della fase di aggiornamento dello studio di fattibilità: “Ho particolarmente apprezzato l’impegno sottoscritto dai rappresentanti dei Comuni sul cui territorio si insedierà il tracciato del tram, ma l’obiettivo è sicuramente che anche gli altri sindaci o loro rappresentanti, insieme a noi, diventino parte attiva di questo percorso, coinvolgendo anche altre istituzioni e soggetti pubblici e privati. Mi riferisco, in particolare, oltre agli altri sindaci della Media Valle, a quelli della Valgandino, ma anche dell’Alta Valle, con la prospettiva futura di una potenziale estensione”.
“Ma non è tutto – continua Cagnoni – Ora, attendiamo fiduciosi che il Consiglio Regionale, probabilmente nella seduta del 12 luglio, inserisca il progetto di prolungamento del tram da Albino a Vertova nel Piano Regionale della Mobilità (PRMT), che aprirebbe la strada per poter richiedere finanziamenti pubblici. Personalmente ritengo che la strada da percorrere sia ancora lunga e tortuosa, ma che sia stata ben imboccata. Serve ora il contributo di tutti, nessuno escluso!”.
Ti.Pi.









