Più che un Torneo di calcio voleva essere una festa, doveva esserlo e tale in effetti è stata.
Il quadrangolare intitolato alla memoria del caro Pasquino Maffeis e disputatosi presso l’Oratorio di Vertova fra la serata del 20 ed il pomeriggio del 21 maggio è stata soprattutto una occasione che ha permesso, dopo diverso tempo, a tanti di ritrovarsi e ricordare momenti trascorsi insieme e avvincenti sfide di qualche anno prima.
Giovani e meno giovani con Pasquino come comune denominatore: “vecchie glorie” che negli anni settanta sono stati compagni del Pasquino calciatore e giocatori oppure ex-ragazzi del vivaio che hanno incrociato la propria crescita calcistica con quella di Pasquino dirigente e figura cardine del G.S. Vertovese per oltre vent’anni.
La sua memoria, come negli intenti dei famigliari che hanno voluto questa due-giorni, è stata pienamente onorata lasciando da parte ogni aspetto strettamente agonistico ma facendo prevalere la sola voglia di tornare a calcare un campo di calcio assieme ai compagni di un passato più o meno recente.
L’evento è stato suddiviso in alcuni momenti distinti: nella serata di venerdì si svolti due match fra squadre composte da giocatori transitati per la Vertovese nel corso dell’ ultimo ventennio, qualcuno di essi milita ancora oggi in squadre che disputano i campionati FIGC, molti continuano a calcare i campi a livello dilettantistico o amatoriale, altri hanno dovuto arrendersi di fronte a guai fisici o anche semplicemente a un raggiunto limite anagrafico.
Al sabato dapprima si sono affrontate le due perdenti delle gare del giorno precedente quindi, prima della finale fra le vincenti del venerdì, il momento clou da cui ha preso vita e attorno al quale ha ruotato tutta la manifestazione: l’incontro fra le cosiddette “vecchie glorie” di Vertovese e Gandinese, ovvero le due squadre di cui Pasquino è stato portacolori. A distanza di tanti anni e nonostante gli acciacchi in diversi hanno accettato di rimettere per un giorno gli scarpini ai piedi, la passione ha compensato il passo che non poteva certo essere quello di un tempo e ne è scaturito un incontro piacevole che si è chiuso con un salomonico pareggio senza né vinti né vincitori.
Per la cronaca, il quadrangolare si è invece concluso con l’affermazione della squadra in maglia azzurra su quella in maglia gialla ma il risultato poco importa in quanto è stata festa per tutti coloro che vi hanno preso parte, anche per chi, tenuto conto dei propri impegni personali, ha potuto essere presente solo per una partita… Ma proprio questo era lo scopo di questo memorial, in pieno spirito decubertiano l’importante era esserci, anche per un momento soltanto.
A conclusione di tutto, il momento delle premiazioni e un rinfresco offerto a tutti i presenti con le dovute parole di ringraziamento verso i tanti che si sono alternati in campo dando vita al torneo. La famiglia Maffeis ed in particolare la signora Laura intende esprimere il proprio “grazie” a coloro che hanno partecipato, a chi è stato solo spettatore e a quelli che sono passati presso l’oratorio per un semplice saluto; ringraziamenti particolari vanno poi a quanti hanno collaborato alla riuscita della manifestazione: agli sponsor che hanno creduto in essa, all’ Oratorio di Vertova ed in particolare a Matteo e al presidente Vincenzo per l’ospitalità, alla Croce Verde di Colzate, presenza discreta ma preziosa, garanzia di un pronto intervento scongiurato ma fondamentale…
Di certo rischiamo di dimenticarci di qualcuno ma probabilmente le prime persone da ringraziare sono proprio i famigliari di Pasquino, loro hanno pensato a questa “reunion” e loro hanno dato modo a tanti di ritrovarsi: il tempo passa, i legami si sfilacciano ma rimane sempre quel filo sottile, forse anche invisibile, che, se lo vogliamo, ci tiene legati a tutto quanto in passato ci ha toccato, ci ha emozionato e, a distanza di anni, con magari un tantino di malinconia, continua a farci viaggiare con una mente che è specchio della nostra anima che non si arrende e mai si arrenderà all’incedere degli anni.







