Detto, fatto. Dopo la fase sperimentale, che ha interessato per sei mesi la comunità di Trescore (unico paese in tutta la Val Cavallina!), dallo scorso 1° gennaio ha preso il via in forma ufficiale il nuovo sistema di raccolta della frazione secca dei rifiuti, che prevede l’obbligatorietà di utilizzare un bidoncino rigido, personalizzato per ogni utente, dotato di sistema di riconoscimento elettronico “microchip”. In questo modo, sarà possibile attribuire in modo puntuale l’effettivo quantitativo di rifiuti indifferenziati prodotti dall’utente.
Una vera e propria rivoluzione nel settore dei rifiuti. Mediante l’introduzione della “tariffa puntuale”, infatti, ogni utente dovrà pagare in base ai rifiuti che effettivamente produce. Cioè, vale il principio del “più produco più pago”. Il contenitore rigido dotato di microchip andrà a misurare il numero di svuotamenti che ogni utenza fa. La lettura avverrà in tempo reale da parte del gestore proprio attraverso il microchip. Quindi, una “tariffa puntuale”, cioè la cifra da pagare in bolletta sarà in base agli svuotamenti del contenitore. Pertanto, una tariffa più equa, con la possibilità per le famiglie “verdi” di risparmiare, effettuando una raccolta differenziata più virtuosa, con conseguenti risvolti positivi a livello tariffario.
“Obiettivo primario del cambiamento – spiega il sindaco Donatella Colombi – è stato quello di indirizzare i cittadini verso una sostanziale riduzione del rifiuto secco, che si traduce nel diminuito conferimento dello stesso all’inceneritore, alzando, di conseguenza, il livello di attenzione nei confronti dell’ambiente. Un secondo obiettivo, altrettanto importante, ottenibile attraverso la misurazione di svuotamenti, è quello di andare verso la “tariffa puntuale”, cioè essere premianti verso chi, differenziando di più, riduce la propria frazione secca”.
“Certo, ogni volta che l’organizzazione e la gestione di un servizio cambia è scontato qualche disagio per gli utenti – continua il primo cittadino – Ma la bontà della scelta e la convinzione con cui i cittadini ci hanno supportato in questi mesi ci hanno spinto a portare a termine il progetto che, una volta a regime, darà frutti sia in termini di tutela ambientale che di risparmio. Certo, cambiare la modalità di raccolta non ci tutela contro l’inciviltà dell’abbandono dei rifiuti che continua ad essere molto alto e ci costringe a trovare strategie sanzionatorie per i trasgressori. Questo comportamento incide peraltro sul costo globale della raccolta e, di conseguenza, sulla tariffa di ciascuno di noi”.
A proposito di trasgressori. A regime con questo nuovo sistema di raccolta, le multe saranno più salate. Infatti, le sanzioni amministrative arrivano fino a 300 euro per chi abbandona i rifiuti fuori dall’apposito bidoncino con microchip.
Giovanni Viscardi







