Una polemica senza senso
Si avvia alla conclusione il progetto C.I.C. Culture in Corso che ha visto la partecipazione di 7 biblioteche della bassa Valseriana (Albino, Nembro, Pradalunga, Cene, Gazzaniga, Leffe, Colzate), la partenership con associazioni del territorio (Filo Amico di Gazzaniga, Centro Culturale Valle Seriana di Vertova, ADISIR di Gazzaniga) il sostegno di molte istituzioni (Società Servizi Sociosanitari Val Seriana, CTP-EdA IC di Costa Volpino, IC di Ponte Nossa e lo Sportello Scuola Integrazione alunni stranieri e educazione interculturale istituito presso di esso, Agenzia per l’integrazione di Bergamo) e il contributo della Fondazione Cariplo.
La fondazione Cariplo ha apprezzato questo progetto a tal punto da averlo scelto come modello di riferimento chiedendoci di illustrarlo durante la presentazione dei bandi 2013 a Milano e in videoconferenza in tutta la Lombardia, avendo deciso, per questa edizione, di puntare esplicitamente sulla promozione della “manifestazione di tutte le espressioni artistiche e culturali, in particolare di quelle delle comunità migranti”.
Sulla base di questi elementi l’Amministrazione Comunale ha proposto al sistema bibliotecario Valle Seriana, di cui siamo ente capofila, di considerare un rilancio ulteriore di questa esperienza, allargandola a tutte le biblioteche della Valseriana e della Val di Scalve. La proposta prevede che ogni biblioteca, e quindi ogni amministrazione comunale, possa predisporre progetti specifici per il suo territorio, o beneficiare di alcune azioni organizzate centralmente, per sostenere le finalità e la partecipazione alla nuova edizione, nella massima autonomia decisionale. Inoltre, nel caso in cui Fondazione Cariplo dovesse approvare anche questa nuova edizione, riceveremmo un finanziamento consistente a supporto della spesa dei comuni che, in tempi di ristrettezze per il Patto di Stabilità, sarebbe il benvenuto.
Fin qui i fatti. Ora, la Lega Nord, nell’ultimo numero del notiziario ha espresso forti critiche su questo progetto, dichiarando di fatto che l’impostazione ideologica della nostra amministrazione ha portato a spendere soldi pubblici in favore dei soliti immigrati, arrivando addirittura a pagare 11.000 euro un corso di arabo per i loro figli, mentre avrebbe dovuto usare quei soldi per migliorare i servizi dei nostri cittadini (tra cui ci sono anche gli immigrati), magari comprando tablet e altre dotazioni tecnologiche. Va quindi chiarito che, anzitutto, la spesa è sostenuta con il contributo molto significativo di Fondazione Cariplo, che decide cosa intende finanziare. Ciò significa che questi soldi non ci sarebbero stati se avessimo proposto altri progetti; infatti il filone progettuale finanziato si chiama “Coesione sociale attraverso le biblioteche di pubblica lettura”. Riferendoci proprio agli esempi citati per il nuovo progetto nell’articolo della Lega Nord precisiamo ad esempio a proposito del “corso di arabo” che il budget individuato per la realizzazione di 5 corsi di lingua madre della durata di 40 ore in alcune delle 41 biblioteche ammonta a € 11.274,00 in due anni, di cui € 9.125,00 derivanti dal contributo di CARIPLO e che è anche previsto l’acquisto di 42 tablet da mettere a disposizione di tutte le biblioteche del Sistema per € 25.864,00, di cui € 25.410,00 derivanti dal contributo CARIPLO … e molto altro.
Ma allora chi ha un approccio ideologico? Chi cerca di interpretare occasioni di finanziamento per dare risposte a problemi del proprio territorio oppure chi, vedendo la parola immigrato solleva gli scudi e avvia una campagna diffamatoria? Senza dimenticare che al progetto hanno aderito anche altre amministrazioni di colore leghista, smentendo del tutto i nostri Padani locali.






