Variante generale al PGT: cosa c’è che non va?
Adottata a giugno la Variante Generale al PGT con tutto lo strascico di polemiche dovute alle modalità poco democratiche e poco partecipative nei confronti delle minoranze con cui tale Variante è stata portata avanti dalla maggioranza, non è che la situazione sia migliorata in fatto di chiarezza e trasparenza da parte dell’Amministrazione. Il fatto che i cittadini di Albino debbano presentare le proprie Osservazioni alla Variante del PGT entro il 6 settembre, ovvero in pieno periodo estivo e di ferie per la stragrande maggioranza delle persone (per quanto la crisi economica tratterrà certamente a casa molti di noi) conferma per l’ennesima volta la poca disponibilità dell’Amministrazione nei confronti delle esigenze delle minoranze e di tutti gli Albinesi. Sorge ancora una volta il dubbio che la maggioranza di centro-sinistra che governa Albino voglia portare a casa al più presto la Variante senza tante noie e grattacapi; forse hanno pensato: … sono tutti al mare o comunque con la testa altrove per il caldo e le belle giornate, arriveranno poche osservazioni, chiuderemo la pratica della Variante al PGT al più presto …
Per quanto riguarda i contenuti della Variante, che avevamo anticipato poco felici e molto discutibili, in questo spazio molto limitato del notiziario vorremmo porre all’attenzione degli Albinesi quattro punti molto importanti su cui noi della Lista Rizzi siamo in completo disaccordo con la maggioranza. In primis la questione Piazzo. Noi siamo fermamente contrari al fatto che la Variante al PGT mantenga ancora una non indifferente previsione edificatoria su Piazzo quando invece la chiusura del comparto produttivo ha fatto venir meno ogni condizione per una trasformazione urbanistica finalizzata ad un rilancio occupazionale. Infatti, l’acquisizione delle aree di Piazzo da parte del Comune per la realizzazione di un parco naturalistico urbano in cambio della possibilità di realizzare una cospicua volumetria residenziale, così come previsto dall’Accordo di Programma sottoscritto durante l’Amministrazione Rizzi, era strettamente connesso ad un intervento di riqualificazione del comparto produttivo del Cotonificio Honegger in un ottica di rilancio del tessile e di salvaguardia dell’occupazione. Dal momento che il Cotonificio Honegger ha chiuso definitivamente i battenti lasciando sulla strada più di 350 dipendenti, per noi tutto questo è decaduto. Ciò che lascia ancor più esterrefatti è che come contraltare la Variante prevede invece l’eliminazione entro 5 anni (con una riduzione consistente della volumetria anno per anno fino alla decadenza definitiva) di ben 139 interventi residenziali (si tratta di una serie di modesti lotti dei precedenti piani regolatori) di poveri cittadini che da anni ci pagano su prima l’ICI e adesso l’IMU.
Noi siamo assolutamente contrari a togliere, verrebbe da dire scippare, questi previsioni edificatorie a dei poveri cittadini che da anni pagano ICI ed IMU e che attualmente per la crisi economica non possono realizzare alcun intervento edificatorio.
Ai potenti si salvano migliaia di metri cubi, ai normali cittadini si toglie la possibilità di fare l’appartamento al proprio figlio. Veramente l’amministrazione degli arancioni è forte con i deboli e debole con i forti.
Un’ altra scelta da parte di questa amministrazione che ci lascia alquanto perplessi, è quella di prevedere un semplice spazio verde attrezzato come servizio a sostegno della stazione di testa della TEB. Ci pare veramente poco, secondo il nostro parere il capolinea del tram della Valle Seriana, posto nel comune più importante della valle stessa, necessiterebbe di ben altri servizi e di ben altre strutture accessorie per nulla previste nella Variante al PGT, che cancella invece di fatto tutto quanto era stato previsto nel PGT dell’Amministrazione Rizzi.
La stazione di testa di Albino continuerà invece ad apparire come una squallida area di periferia, circondata dall’attuale parcheggio a raso, con l’aggiunta di un’area attrezzata per la sosta di camper e caravan, speriamo di soli turisti, come previsto dalla Variante al PGT.
Infine ci sono le NE, ovvero le Nuove Edificazioni, chiamiamoli pure dei mini Piani Integrati come li ha definiti il presidente della commissione territorio. Peccato che della pluralità di funzioni previste da un Piano Integrato ci sia ben poco. Si tratta infatti di una ventina di nuovi interventi edificatori, talora anche molto consistenti e in molti casi previsti in aree a salvaguardia ambientale o valenza naturalistica, concessi al privato in cambio della realizzazione di parcheggi, unico servizio previsto. Ci sembra davvero roboante chiamare mini piani integrati questi semplici nuove concessioni volumetriche in cambio di qualche parcheggio o di qualche area in favore del comune. Forse bisognava pure trovare il modo di giustificare 20 nuovi lotti, mentre se ne andavano a toglierne 139 ad altri !!!!!!
Bah, questa amministrazione, che ha assunto il colore arancione come segno distintivo, doveva apparire verde nelle sue scelte urbanistiche, invece pare che il colore che le si addica sia quello del grigio, grigio per le modalità fumose con cui ha redatto la Variante Generale al PGT, grigio per i volumi che ha salvaguardato o ha messo di nuovo, facendo finta di toglierne altrove.






