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Articolo di otobre

13 Ottobre 2013
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Tutti i dubbi sulla nuova caldaia a legna (cippato) delle scuole medie di Desenzano-Comenduno.

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Sarà davvero più economica e più ecologica???

Da qualche tempo l’Amministrazione Comunale e soprattutto il Sindaco Luca Carrara vanno vantandosi della nuova caldaia a cippato (legna ridotta a scaglie) in fase di realizzazione presso le scuole medie di Desenzano-Comenduno. E’ evidente che se si va a sostituire una caldaia a gas-metano, combustibile già riconosciuto tra i migliori in termini di economicità e di bassa emissione di anidride carbonica e altri inquinanti, con una caldaia alimentata da altro genere di combustibile, lo si fa proprio per migliorare ulteriormente le suddette caratteristiche di buona economicità e rispetto dell’ambiente. Di conseguenza la scelta della caldaia a cippato dovrebbe andare in questa direzione, dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, perché in realtà non è proprio così.

Partiamo dal tema salute e rispetto dell’ambiente. I sostenitori della caldaia a cippato sono già costretti ad ammettere in partenza che un impianto del genere rilascia decisamente una quantità maggiore di anidride carbonica rispetto ad un impianto a gas-metano, del resto il cippato non è altro che legno tritato. A loro vantaggio sostengono che l’anidride carbonica immessa nell’aria non è altro che quella che la pianta tagliata ha assorbito dall’aria stessa durante il suo ciclo vitale: il bilancio finale di anidride carbonica immessa nell’aria sarebbe quindi invariato. In realtà, non si considera però il fatto che un albero di 40/50 anni di vita, una volta tagliato e poi bruciato, immette immediatamente nell’aria una quantità di anidride carbonica che ha invece assorbito gradualmente dall’atmosfera nell’arco di un ciclo vitale di ben 40/50 anni.

Quindi davvero si avrebbe un incremento notevole di emissioni nell’aria di anidride carbonica in un arco di tempo limitato, e per di più concentrate in una zona dove si trova un polo scolastico.

L’eventuale realizzazione di un camino o di una ciminiera di diversi metri per tenere più alti gli scarichi della caldaia rispetto alle scuole risolverebbe forse il problema scuole ma dirotterebbe i fumi sull’altopiano di Perola che come tutti ben sanno presenta una forte concentrazione urbanistica e demografica. Francamente già questo basta per porre forti interrogativi sull’effettiva portata ecologica di una caldaia a cippato, senza scomodare questioni legate al monossido di carbonio o alla diossina su cui ci sono pareri contrastanti in merito agli impianti a biomassa.

C’è poi l’aspetto economicità. E già qui il Sindaco ha messo le mani avanti dicendo che la scelta della caldaia a cippato non rispondeva certo ad esigenze di risparmio ma alla volontà di istallare una caldaia che utilizzasse un combustibile a filiera corta. Cosa vuol dire? Significa che l’intenzione dell’Amministrazione Comunale è quella di produrre il cippato triturando e sminuzzando il legno ricavato dal taglio e dalla pulizia dei boschi comunali. Ma allora sono d’obbligo due domande, già poste dalla nostra Lista Civica in Consiglio Comunale. Basteranno il taglio e la pulizia annuale dei boschi comunali per produrre le scaglie di legno necessarie ad alimentare una caldaia a cippato a servizio di un intero polo scolastico? E quanto costerà effettivamente questo processo, saranno sufficienti i 40.000 Euro con cui annualmente si pagava il gas-metano della precedente caldaia?

A queste domande non ci sono state date delle risposte precise. Due sole considerazioni. Albino non è un piccolo comune del Trentino – Alto Adige circondato da sconfinati boschi demaniali.

In secondo luogo, il legname frutto del taglio del Bosco dell’Impero a Bondo pare che dovrà essere portato a valle con gli elicotteri, un sistema di trasporto certo poco economico. Non sarà sempre così, ma i boschi di Albino non presentano certo quelle caratteristiche e quella rete di infrastrutture forestali per avviare un circolo virtuoso tipico delle vere aree alpine.

Detto questo, ribadiamo tutti i nostri dubbi e le nostre perplessità sulla scelta dell’Amministrazione di centro-sinistra del Sindaco Luca Carrara di spendere 300.000 Euro per istallare una caldaia a cippato presso le scuole medie di Desenzano-Comenduno.

 

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