Educazione al sapere, educazione alla vita
La scuola è stanca e forse l’hanno estenuata anche le infinite riforme che negli anni si sono succedute a ritmi forsennati: ora dicono che ne stia arrivando una nuova e chi della scuola ha fatto la propria professione o la propria passione o chi semplicemente è convinto che la scuola sia il luogo di incubazione del nostro futuro attende scettico. E’ dall’inizio degli anni ’90 che non se ne può più dei tentativi di mettere la scuola su strade nuove, tentativi a volte anche intelligenti e generosi, a volte utili soltanto a risparmiare. Il risultato è una scuola confusa e frustrata, soprattutto con qualche difficoltà ad essere all’altezza del compito difficile che dovrebbe custodire, quello di aprire al futuro le nuove generazioni dotandole delle conoscenze e delle competenze necessarie per guardare con qualche speranza quel che avanza. Recentemente qualcuno ha anche visto nelle cosiddette “nuove tecnologie” la soluzione al disagio legato alla trasmissione dei saperi: questa scorciatoia renderebbe finalmente gli studenti “attivi” e i docenti a la page con il nuovo che avanza e a cui si deve fare spazio.
Avremmo avuto bisogno di un dibattito pubblico ad accompagnare questa innovazione, anche solo per evitare la solita autoreferenzialità della scuola italiana. L’Associazione Diaforà, Centro di ricerca e formazione sulla differenza, che già ha organizzato lo scorso anno il convegno “Il sapere e l’educazione, nuove tecniche per la scuola”, intende promuovere altre occasioni in cui mettere a fuoco tutta la vasta gamma di problemi connessi al tema dell’educazione che la scuola oggi potrebbe e dovrebbe affrontare.
Gli appuntamenti del “Pensare dalla Ripa”, una serie di incontri promossi da Diaforà con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, quest’anno dal titolo “Educazione al sapere, educazione alla vita”, riportano al centro dell’attenzione pubblica la domanda di senso della scuola e del suo futuro, la sua capacità di produrre conoscenza e formazione. In particolare si vuole mettere a tema la figura del “maestro”, inteso come insostituibile promotore del dialogo educativo all’interno di ogni ordine e grado dell’istituzione scolastica. Diaforà ha invitato e esprimersi sul tema alcuni studiosi di discipline diverse – la psicoanalisi, la pedagogia, la filosofia-: il 27 aprile Massimo Recalcati (Chi è un maestro?); il 5 maggio Francesco Cappa (Il corpo docente sulla scena educativa.); l’ 11 maggio Carlo Sini (Il sapere tra passato, presente e futuro).
Gli incontri, gratuiti, si terranno presso l’Auditorium “Benvenuto e Mario Cuminetti” di Albino alle ore 20.45.
Ulteriori informazioni compaiono sul sito di Diaforà. www.diafora.info
Presidente Associazione Diaforà
Prof.Alessandra Pozzi






