Nato ad Ostiano (CR) il 28 luglio 1946, Gianni Zanetti è il fondatore e presidente della società Cannisti Albinesi 87, una realtà sportiva fra le più qualificate di Albino. Pescatore fin da bambino, quando il papà, un giorno alla settimana, lo portava insieme al fratello sul fiume, Zanetti a 10 anni si trasferisce a Milano con la famiglia nel 1956. Qui, inizia a lavorare nel settore dell’abbigliamento, frequentando una scuola serale dove consegue un diploma in segretariato d’azienda in lingua inglese. Nello stesso periodo svolge un’intensa attività sportiva: calcio, atletica leggera, karate. Ma i suoi hobby preferiti sono la pesca e la chitarra, tanto che per un breve periodo suona in una piccola band rionale. Ora, per motivi di lavoro, si è trasferito a Grado (GO), ma è sempre legato ad Albino, tanto che è ancora il presidente della Cannisti Albinesi 87.

Come si è avvicinato alla pesca?
Da bambino, grazie a mio padre. Poi, qui ad Albino, dove mi sono trasferito con la famiglia nel 1979, ho trovato le condizioni ideali per sviluppare la mia prima passione, la pesca. Mi sono iscritto alla società albinese “Mitraglia”, iniziando anche un’attività agonistica. Nel 1987, poi, con un gruppo di amici che condividevano un’idea più’ etica e naturistica della pesca, ho dato vita alla Cannisti Albinesi un’associazione che si propone di radunare persone che, sebbene amino la pesca, non sono condizionati dai risultati agonistici, ma preferiscono stare insieme nel rispetto e in amicizia. Queste sono le condizioni per essere soci della Cannisti Albinesi. Ricordo con piacere che per oltre 30 anni la società ha organizzato per i soci e le loro famiglie le vacanze di Pasqua a San Martino, in Val Passirio, in Alto Adige: una settimana di ritrovo in amicizia, ovviamente con tanta pesca nel torrente Passirio. Bei ricordi, momenti felici, dove i nostri figli sono cresciuti ed ora sono loro stessi agonisti della società.

Quali i settori di pesca in cui operate?
La società ha anche un’anima agonistica, dove circa 25 ragazzi si cimentano nelle varie specialità di pesca alla trota, mentre altri, diciamo il gruppo più storico, esercita nel tempo libero le più svariate tecniche di pesca, come la pesca al pesce persico in lago con o senza barca, la pesca a torrente d’alta montagna, la pesca all’agone sul Lago d’Iseo ed anche la pesca in mare, quando gli amici vengono a Grado a trovarmi. Le specialità agonistiche, invece, sono la pesca alla trota, nella specialità trota lago e trota torrente, entrambe con esche naturali. Nel corso degli anni, la società, dalla sua originaria specializzazione che era la trota torrente, si è più spostata alla trota lago. Oggi, al torrente pesca soltanto una squadra di quattro elementi. Devo anche aggiungere che l’ottimo rapporto con la società ASD Molinello e il suo presidente Antonio Carrara, sempre di Albino, ha permesso nel corso degli anni validi agonisti siano transitati nella vicina società nella specialità torrente e viceversa dalla ASD Molinello alla Cannisti Albinese 87.

Quali i risultati più importanti ottenuti in questi anni?
La società ha una lunga storia, sia a livello sociale che agonistico. In passato, a torrente abbiamo avuto campioni provinciali e partecipazioni a varie competizioni nazionali. Nella trota lago, ricordiamo un terzo posto, nel 2010, al campionato italiano promozionale individuale, con Denis Testa. Nel 2012 e nel 2015 abbiamo vinto il campionato provinciale promozionale. Nel 2016, nello stesso campionato, abbiamo conquistato il secondo posto con Fabio Spada. E nel 2017 siamo arrivati primi e secondi con le nostre due squadre. Nel 2018, poi, al campionato italiano donne, abbiamo sfiorato il podio con Daniela Bettoni, quarta. E sempre nel 2018 siamo arrivati secondi al campionato promozionale. Infine, nel 2019, vittoria nella categoria master al campionato provinciale individuale con Giampietro Rota e vittoria finale del campionato regionale con Caprini, Cortesi, Colombo e Testa.

Come è strutturato l’organigramma della società?
Io sono il presidente, poi Denis Testa è il vicepresidente ed Emiliano Cortesi il segretario. Consiglieri: Fulvio Colombi, Michele Caprini, Fabio Spada, Luca Colombo, Christian Cedroni.

Come è andata l’annata 2020?
E’ stato un anno da dimenticare sotto tutti i punti di vista e specialmente la nostra Val Seriana è stata tra le più colpite durante la prima ondata del Covid-19. Le competizioni non si sono svolte e la pandemia ha toccato duramente anche la nostra società. Tantissimi hanno contratto il virus e due dei nostri, Dario Tadè e Renato Belotti, sono stati quelli più colpiti: entrambi ricoverati in ospedale, intubati, sono rimasti circa 40 giorni in rianimazione intensiva; ma fortunatamente ce l’hanno fatto ed ora stanno bene. In altre società, purtroppo, amici e rivali di sempre non ce l’hanno fatta e li ricordiamo con grande affetto.

Quali i progetti per questo 2021?
Nonostante quest’anno sia ancora caratterizzato dalla pandemia, alcune gare nazionali sono in calendario: i nostri atleti parteciperanno, come “trota lago” a Italiano Lago a coppie, Regionale per Squadre di Società, Provinciale a squadre Serie C, Provinciale individuale, Provinciale coppie, Provinciale a box, mente come “trota fiume” a Provinciale a squadre Serie C e Provinciale individuale.

Quali risultati positivi avete già ottenuto?
Siamo partiti molto forti al Campionato Provinciale Serie C di trota lago: il 28 marzo, nella prima prova, al Lago Nettuno di Romano di Lombardia, abbiamo conquistato un assoluto di giornata con la squadra A (Emiliano Cortesi, Simone Brignoli, Christian Cedroni e Roberto Nespoli) e un assoluto di giornata individuale con Emiliano Cortesi. Molto bene anche al Regionale a squadre, sempre trota lago, dove ora siamo al secondo posto con la squadra composta da Denis Testa, Roberto Fontana, Michele Caprini e Luca Colombo. Non benissimo, invece, alla prima prova del torneo provinciale di trota fiume, dove siamo settimi, speriamo di recuperare; mentre nella prima prova del provinciale individuale sempre trota fiume abbiamo conquistato un 7° posto con Paolo Facci e un 20° posto con Fulvio Colombo.

Ha dei sogni nel cassetto?
I sogni nel cassetto sono legati alla speranza che lo spirito sentitamente dilettantistico, unito a rapporti interpersonali basati su amicizia e lealtà reciproca, possa continuare per il futuro. Non nascondo che il grande risultato agonistico a livello italiano, di uno di noi o di una nostra squadra, rappresenterebbe la classica ciliegina sulla torta, per una compagine che basa la sua realtà su uno spirito veramente fraterno e leale.

T.P.