“Lavori in Corso” – Progetto Adolescenti
Dal 20 al 31 luglio si sono svolti ad Albino i Lavori in Corso, un’iniziativa promossa dal Comune di Albino in collaborazione con la Cooperativa Sociale Il Cantiere e rivolta agli adolescenti del paese.
I partecipanti (28 ragazzi e ragazze su 30 posti disponibili) – suddivisi in tre gruppi (seguiti dagli educatori del progetto e dai volontari dell’Associazione Marinelli) – sono stati impegnati, per un totale di 30 ore, in attività di cura e manutenzione di alcuni luoghi pubblici del paese: verniciatura delle panchine e dei tavoli del parco Finibondo e del Parco Alessandri, tracciatura delle righe dei campi di basket al Parco Alessandri e al Parco di Via Duca d’Aosta, pulizia di Via Carotti, pulizia di alcune scritte sui muri del cimitero, sistemazione del Percorso Amico (tavoli, staccionate e sentiero), pulizia del Prato Alto, lavori di archiviazione e riordino alla Biblioteca.
Al termine dell’esperienza ogni gruppo ha potuto disporre di un budget di 400 euro da utilizzare collettivamente. Due gruppi hanno deciso di utilizzare il compenso organizzando una gita a Gardaland, mentre il terzo gruppo ha deciso di organizzare una gita di 3 giorni presso una casa presa in affitto.
L’esperienza è da ritenersi positiva per diversi motivi.
Per l’esito delle iscrizioni: nonostante alcuni timori, dubbi e resistenze iniziali (sia da parte adulta sia da parte dei ragazzi), legati in particolar modo alla modalità del compenso collettivo, si sono raccolte 28 adesioni.
Per la tenuta e la qualità dell’impegno: dei 30 iscritti iniziali solo 2 hanno abbandonato e il livello della frequenza è stato più che buono (con solo alcune piccole assenze). Nel corso degli incontri (10 giornate di 3 ore l’una) i ragazzi hanno portato a termine tutte le attività iniziate e hanno superato alcuni momenti di cedimento legati alla difficoltà di reggere la fatica e i vincoli dell’impegno preso.
Per gli spunti educativi che ha aperto: nel corso dell’attività vi è stata l’occasione di far confrontare i ragazzi con alcuni aspetti significativi – il rispetto e la tenuta dei vincoli (gli orari, le indicazioni di lavoro, la cura del lavoro svolto e del materiale), il rapporto con gli adulti che li accompagnavano, la fatica non prevista, le relazioni a volte conflittuali all’interno del gruppo, la gestione del compenso collettivo, la visibilità e la dimensione pubblica del lavoro che stavano svolgendo, l’adozione di comportamenti trasgressivi – che è stato possibile affrontare in modo concreto e non astratto.
Per l’impatto pubblico: la visibilità e l’esposizione pubblica del lavoro svolto è stata interessante per i ragazzi, in quanto ha chiesto loro di adottare – a volte, e per alcuni di loro, faticosamente – un comportamento che fosse adeguato al contesto in cui si trovavano; li ha stimolati a fare le cose bene in quanto esposte al giudizio degli altri; ha permesso loro di raccogliere apprezzamenti da parte di alcuni cittadini che hanno avuto modo di vedere il lavoro che andavano svolgendo.
La visibilità pubblica del lavoro è stata anche interessante sul versante adulto: diversi sono stati i momenti nei quali alcuni adulti hanno avuto modo di osservare i ragazzi all’opera, di rivolgere loro degli apprezzamenti e quindi – implicitamente – di rimettere in gioco stereotipi e idee preconcette che a volte sono presenti nei loro confronti così come, in alcuni casi, vi sono stati momenti di confronto fra i ragazzi e gli adulti attorno ad lacune critiche mosse loro per comportamenti e linguaggi utilizzati.
Complessivamente, quindi, un’esperienza positiva che è riuscita a tenere insieme diversi aspetti: proporre ai ragazzi di fare qualcosa di utile per il proprio paese; offrire ai ragazzi la possibilità di avere un piccolo guadagno e di dover decidere insieme come utilizzarlo; sollecitare i ragazzi a confrontarsi con un’esperienza impegnativa; permettere agli adulti di vedere i ragazzi all’opera per qualcosa di positivo.
Brunetta Guarnieri
Ass.sport e politiche giovanili






