I recenti lavori di restauro del complesso parrocchiale ha portato anche una novità: il recupero di un ambiente di grande pregio e valore affettivo per la comunità colzatese, che nel tempo era stato in parte abbandonato, la sacrestia “grande” (per distinguerla da quella più piccola e antica, di uso feriale) della chiesa di San Maurizio.

Compresa nell’edificio ottocentesco, posto alle spalle del presbiterio e voluto dal penultimo cappellano don Giuseppe Marchesi, la sacrestia “grande” conserva i paramenti e le suppellettili della chiesa e viene utilizzata dai sacerdoti per la loro preparazione e vestizione prima delle funzioni religiose. In tale ambiente, in passato, avveniva la firma dei registri matrimoniali e vi si confessavano gli uomini (le donne utilizzavano i due confessionali in fondo alla chiesa).

In questi due anni di interventi conservativi della chiesa parrocchiale, si è provveduto a sostituire i serramenti malandati, mediante nuovi infissi più performanti e che hanno recuperato la forma originaria ad arco ribassato; si sono sostituiti i vecchi caloriferi in ghisa con nuovi termoconvettori; si sono lucidati i pavimenti; e si sono ritinteggiate le pareti. Infine, sono stati riposizionati i mobili, i quadri e due dei vecchi lampadari che un tempo si trovavano in chiesa parrocchiale.