Un anno straordinario il 2024 per Sebastiano Parolini, il 26enne di Barzizza di Gandino, in forza da anni nello “squadrone” del GAV Vertova, allenato da Silvio Bosio e Tina Mistri. Dalla sua una bacheca ricca di trofei e medaglie: medaglia d’oro di campione regionale di corsa campestre, cross corto, a San Vittore Olona (Milano), quindi la maglia azzurra regionale 2024; il titolo italiano della specialità, a Cassino, in provincia di Frosinone; e, a fine anno, a conclusione di una stagione già di per sé fantastica, la ciliegina sulla torta, e che torta. Infatti, insieme a Marta Zenoni, Sintayehu Vissa e Pietro Arese, ha conquistato il titolo europeo di cross a staffetta mista, con la maglia azzurra addosso, ad Antalya, in Turchia: medaglia d’oro, per il gradino più alto del podio, e con lui tutta Bergamo, la Val Seriana, Vertova, il GAV Vertova.
Un grande contributo ha dato Parolini alla squadra, come primo frazionista, regalando all’Italia il secondo oro nella storia nella staffetta mista, dopo quello del 2022, a Torino.
Per chi lo conosce (ma anche per chi non lo conosce), come non ricordare quel ragazzino che a 10 anni fece il primato italiano esordienti sui 600 metri? Erano le prime volte che calzava gli scarpini, seguendo le orme della madre, la grande Daniela Vassalli, mezzofondista da ragazza che, a 29 anni, ha ripreso l’attività per diventare una protagonista delle skyrace e del vertical running, con successi quasi in ogni angolo del mondo, oltre che una valida maratoneta. Da allora, Sebastiano ne ha fatta di strada: ha cominciato con il tecnico Davide Savoldi, allenandosi in pista a Nembro, ma anche sulla ciclabile della Valle Seriana e, dalla fine del 2017, è passato sotto la guida di Silvio Bosio. Ha indossato la maglia azzurra giovanile da junior e tra gli under 23, prima di un paio di stagioni contrassegnate da infortuni. Mentre nel 2024 è tornato a migliorarsi nettamente sui 3000 e 5000 metri, e a conquistare titoli nel cross.
Dopo il diploma di maturità scientifica, al liceo “Amaldi” di Alzano Lombardo, si è laureato in medicina a Brescia, per poi frequentare la scuola di specializzazione in medicina dello sport alla Bicocca di Milano e lavorare come medico nel calcio e negli sport invernali, seguendo le squadre nazionali di freestyle e sci alpino. Tra le sue passioni non mancano le passeggiate con il suo cane di razza landseer e la musica, maneggiando uno strumento particolare, il baghèt, tipica cornamusa bergamasca.
Il 2025 sarà per lui determinante: oltre a gestire gli impegni universitari, le collaborazioni con alcune società sportive, dovrà magari fare un salto in pista, quella di atletica, per provare una corsa sui 5.000 metri. Così, tanto per provare, sperando, per noi, si vederlo vincere anche sul tartan.
Per il “suo” 2024 da campione, l’amministrazione comunale gli ha conferito una targa di riconoscimento, “per il risultato conseguito (titolo europeo) e per aver portato il nome del GAV Vertova sul gradino più alto del podio europeo”. Oltre a lui, anche una targa al GAV Vertova (Franco Testa, Silvio Bosio, …), per “l’impegno profuso in questi decenni di attività”.
T.P.