Luca Testa

Presidente del gruppo che gestisce il progetto “Young ‘n town”

Nato a Gazzaniga il 3 novembre 1984, residente ad Albino, Luca Testa è diplomato come perito informatico, lavora come tecnico industriale nel settore dell’automazione e, come hobby, associazionismo a parte, è amante di vari sport. Inoltre è iscritto alla facoltà di scienze politiche, come studente non frequentante. Fin qui la sua scheda personale, ma Luca Testa è conosciuto ad Albino, e non solo, per essere il presidente del gruppo che gestisce il progetto “Young ‘n town”, che ormai da dieci anni organizza il festival musicale. Ebbene, al termine dell’evento, la direzione di Paese Mio pone alcune domande a Luca Testa, per conoscere i motivi e le finalità dell’iniziativa, ma anche ciò che sta dietro al gruppo di giovani che lavorano all’iniziativa.

Come è nato il progetto “Young ‘n town”?

Nasce dalla festa dalla quale prendiamo il nome, che oramai è arrivata alla decima edizione e che nel corso del tempo ha saputo mantenersi viva, nonostante l’avvicendarsi alla gestione di vari gruppi di ragazzi. Quest’ultimo gruppo, del quale sono il presidente, gestisce l’evento da quattro anni e si è costituito come associazione nel 2011, ufficializzando l’intento di diventare una realtà attiva all’interno della comunità e del territorio. “Young ‘n town” è composta principalmente da giovani che attraverso il festival si mettono in gioco pubblicamente, veicolando varie forme di cultura e  responsabilizzandosi nella cura dell’ambiente, delle strutture e delle persone. Attraverso questa esperienza i ragazzi hanno la possibilità di agire concretamente come protagonisti attivi della propria città.  Il loro impegno è stato più volte riconosciuto anche da molte figure adulte, che hanno potuto partecipare alle iniziative e interagire con i ragazzi. “Young ‘n Town”, così facendo, sta cercando di diventare sempre di più contenitore e possibilità per tutte quelle realtà e tutte quelle persone che vogliono entrare a far parte di un dialogo cittadino aperto e costruttivo.  

Quali sono le persone che ruotano attorno al progetto, chi lo sostiene?
L’associazione è composta da una decina di membri “storici”; intorno ad essi gravitano una trentina di adolescenti e giovani che in questi ultimi due anni sono aumentati di numero, grazie al lavoro dell’associazione all’interno del territorio. Aggiungendo alla squadra sopra citata una serie di arzilli pensionati (che ci danno una mano nell’ambito elettrico, idraulico, gestionale), possiamo dire che nei giorni di massimo impegno dell’associazione, quelli del festival, ci sono circa cinquanta persone coinvolte in un’unica causa. Sono loro il segreto del nostro successo. Fondamentale, poi, è l’apporto del Comune di Albino che, oltre al patrocinio, ci ha aiutato concretamente nella realizzazione dei nostri progetti. Anche la Fondazione Comunità Bergamasca è a conoscenza del nostro operato e sia nel 2012 che nel 2013 ci ha premiato appoggiando “Young ‘n town”.  
Da chi è composto il consiglio direttivo?
Il consiglio direttivo è composto dal presidente Luca Testa e dai consiglieri Pierpaolo Catini, Michela Benaglia, Sara Tomasini, De Simone Verino Nino, Falconi Clara, Luigi D’Agostino, Luciano Carrara.

Quali i gruppi invitati al festival e le location utilizzate in questi anni?

Il festival, articolato in quattro giornate, si svolgeva per tradizione nella location di Prato Alto, ma negli ultimi due anni, dopo varie riflessioni, l’associazione ha deciso di spostarlo nell’area verde antistante la stazione Teb, per essere sempre più presente nella comunità e mostrare la cultura giovanile alla città senza più nasconderla e relegarla nelle periferie. Altri spazi utilizzati di proprietà del Comune di Albino sono stati il Parco Alessandri, l’auditorium e, grazie alla collaborazione con i ragazzi di “Ta Sì”, il bocciodromo. Inoltre c’è una forte collaborazione con l’oratorio di Albino e con don Gianluigi, che da sempre ci appoggia e ci concede spazi sia per eventi sia per i laboratori artistici\educativi. Senza troppi proclami portiamo avanti da sempre il nome di ADMO e inoltre abbiamo intessuto una relazione con l’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, partecipando alle manifestazioni promosse dallo stesso e entrando in contatto con altre associazioni della provincia di Bergamo. È tutt’oggi in corso un progetto a lungo termine con la Caritas, che mira all’integrazione della comunità marocchina nella società albinese.

Quali gli obiettivi e le finalità di “Young ‘n town”?
Gli obiettivi dell’associazione sono lo sviluppo di una rete sociale attiva e presente nel territorio e la promozione di socialità e aggregazione. Il festival rimane il nostro strumento principale per attuare tali obiettivi e continuiamo a lavorare su di esso per renderlo una manifestazione aperta e accessibile, dove tutti possano entrare e stare bene. Nel resto dell’anno la nostra volontà è quella di continuare a creare, giocare, crescere assieme ai ragazzi di Albino e, in un secondo tempo, di Bergamo e provincia. Già l’edizione 2012 aveva visto la creazione di laboratori gratuiti che permettevano ai partecipanti di mettersi in gioco, ed i risultati furono ottimi. Purtroppo, per fare ciò servono finanziamenti e l’utile della manifestazione 2012 non ci ha permesso di riproporre un simile servizio. L’augurio è quello che la “Young 2013” ci permetta di depositare un fondo da poter reinvestire sul territorio.

Come è andata l’edizione 2013?

Bene! Anche se l’edizione di quest’anno ha risentito della crisi economica e, quindi, ha dovuto ridimensionarsi nella parte musicale, la nostra costante presenza sul territorio e l’impressionante mole di aiuto dei ragazzi albinesi ha permesso alla manifestazione di “R-esistere” ed esprimersi al meglio. Mai come quest’anno “Young ‘n town” esprimeva gioia, gioventù, collaborazione. Nella settimana che è passata dal lunedi di inizio montaggio al lunedi di fine smontaggio tutto è stato bello, sentito e condiviso.

Quali i progetti per il futuro?

Punto fermo è l’edizione 2014 della “Young”. L’intenzione è di  recuperare una forte progettualità artistica e di perfezionare l’ingresso della voce “sport” nel festival, peraltro già introdotta quest’anno con il torneo di “green volley”. L’edizione 2013 ha portato in dono anche la collaborazione con il progetto “Giovani Energie in Comune”, promosso da sei Comuni della valle: Albino, Pradalunga, Alzano, Nembro, Ranica e Villa di Serio. All’interno di questo progetto organizzeremo dal prossimo mese di settembre, e fino a maggio 2014, diverse iniziative. Da sottolineare che “Young ‘n town” vuole aggregare menti e persone, giovani o vecchi, non c’è distinzione, che portino nel gruppo nuove competenze e conoscenze. È importante per noi sottolineare che insieme possiamo apprendere molto più di quello che i nostri soli due occhi vedono.

T.P.